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Cronaca

Un viale di gelsi tra Palazzo Moroni e il Bo: ecco il biglietto da visita del 68° Flormart

Dal 13 al 26 settembre le anticipazioni del Salone internazionale del florovivaismo che si terrà dal 21 al 23 settembre

Il Viale dei gelsi è l’installazione con cui il Flormart, Salone del florovivasimo e dell’architettura del verde annuncia, nel più naturale dei modi, alla città di Padova e al Veneto la sua 68° edizione programmata alla Fiera di Padova dal 21 al 23 settembre 2017 e aperta al pubblico.



I NUMERI DELLA FIERA

Otto alberi di gelso, tutti autoctoni (l’asiatico Morus molto diffuso anche in Africa e America del nord) provenienti dal vivaio Guagno di Santa Giustina in Colle con i loro 5 metri d’altezza faranno bella mostra di sé fino al 26 settembre nel filare di 35 metri lineari allestito nello spazio che separa il Municipio dal palazzo del Bo. Questo raccordo naturalistico tra i mondi della politica e del sapere si realizza nel quadro della riqualificazione urbana che GEO SpA – Fiera di Padova ha avviato nel proprio quartiere fieristico con l’allestimento permanente di Giardino Italia, primo intervento di rigenerazione in tal senso avviato nell’ambito del progetto Padova Soft City che promuove anche l’utilizzo delle piante per riqualificare le città. Nel Viale dei gelsi gli alberi sono collocati in vasi di 160 cm. di lato, raccordati da panchine in legno che trasformano la struttura in occasione di incontro e di relax, oltre a ricordare il valore del verde espresso al massimo livello internazionale da Flormart, il Salone di settore più importante in Italia, quest’anno completamente rinnovato nella forma e nei contenuti. Saranno oltre 250 gli espositori di 18 regioni più 45 aziende provenienti da 15 Paesi, che esprimeranno le innovazioni nei settori vivaismo, floricoltura, tecnologie, attrezzature, innovazione e vertical farm; con centri di ricerca che presenteranno prototipi e studi e il nuovo spazio dedicato agli under 35 e alle 15 start up ad altissimo contenuto di innovazione.

I PROGETTI

Gli allestimenti sul Listòn a cui si sommano 18 sagome di foglie giganti e alcuni tappeti erbosi sparsi per il centro (da Prato della Valle alla stazione), ma soprattutto Giardino Italia, sono progettati dallo studio VS associati degli architetti Fabrizio Volpato e Giorgio Strappazzon, orientato su innovazione tecnologica e sostenibilità e vincitore del concorso internazionale bandito dall’Università di Padova per l’ampliamento dell’orto botanico più antico del mondo, oltre che autore del Masterplan “Padova Soft City”.

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