rotate-mobile
Cronaca

Attività antidroga a Padova: gli stranieri spacciano di più in città, gli italiani in provincia

I carabinieri rendono noti i dati sulle attività antidroga svolte quest'anno: 294 arresti

Un primo consuntivo dell’operazione “Provincia sana”, che vede impegnato l’intero comando provinciale carabinieri di Padova nel contrastare lo spaccio di stupefacenti su tutta la provincia, ha fatto emergere dati importanti, utili a meglio comprendere il fenomeno. L’operazione, che terminerà il 31 dicembre di quest'anno, è stata pianificata e condotta con l’ausilio di tutte le componenti operative dell’Arma sul territorio creando dispositivi complessi, in cui hanno interagito personale in uniforme e altro in abiti simulati, combinando osservazione ravvicinata e rapidi interventi risolutivi. Nella città le zone maggiormente battute sono state l’Arcella, il Borgo Magno-Stazione, le Piazze e Prato alla Valle.

DATI SULLO SPACCIO. Dal 1° gennaio al 30 novembre, infatti, sono stati arrestati 294 spacciatori di cui 216 stranieri, denunciate in stato di liberta 405 persone di cui 169 stranieri e segnalate in via amministrativa 424 assuntori. Da uno spaccato del dato si evince che circa il 68% degli arresti sono stati eseguiti nella città di Padova e nella prima cintura urbana, e di questi, l’91% è straniero. Di contro, nel resto della provincia, a delinquere nello specifico settore sono di più gli italiani con il 53% di arrestati. Dei 424 segnalati in via amministrativa la maggior parte sono giovani e  giovanissimi. Significativa la presenza di 12 spacciatori minorenni, tutti italiani, che rifornivano i compagni di scuola.

SOSTANZE STUPEFACENTI SEQUESTRATE. 103,4870 chilogrammi di hashish; 8,785 di marijuana e 203 piante; 1,079 di eroina; 4,946 di cocaina; 123 dosi di droga sintetica.

PADOVA. L’indagine denominata “Dirty Gang”, condotta dal nucleo operativo e radiomobile della compagnia carabineri di Padova, conclusasi il 16 giugno, ha condotto all’arresto di due ventenni, un filippino ed un marocchino, entrambi residenti a Padova, i quali, anche con l’uso di un arma giocattolo privata del tappo rosso, terrorizzavano e rapinavano i ragazzi, tra cui anche alcuni minorenni, che avevano ricevuto stupefacente da loro e non avevano provveduto, in tempo utile, al pagamento dello stesso. L’arresto, eseguito il 24 giugno, in stazione a Padova, di due marocchini,che stavano trasportando 6,6 chilogrammi di hashish all’interno di uno zainetto dopo essere scesi dal treno. Arrestato il 21 ottobre, mentre armeggiava nei pressi di una siepe, ove aveva occultato 45 involucri di cellophane contenenti complessivamente 50,5 grammi di marijuana, pronti per essere smeciati.

PIOVE DI SACCO. I carabinieri di Piove di Sacco e della stazione di Agna hanno arrestato, il 18 febbraio, due cittadini albanesi ritenuti responsabili, dal 2007 alla data dell’arresto, di numerose cessioni di cocaina nei comuni di Piove di Sacco, Codevigo, Candiana e Tribano. Nella mattinata dell’ 11 luglio, sono stati arrestati anche tre giovani, di cui due fratelli, i quali avevano allestito, da almeno due anni, un vero e proprio discount della droga in cui era possibile trovare, da parte degli acquirenti, svariate tipologie di droghe, tra cui eroina, hashish, marijuana, ketamina, mdma, lsd ed anfetamine. Particolare la tecnica di vendita affinata dagli arrestati, che si concretizzava nell’offrire le droghe anche davanti ai plessi scolastici al termine delle lezioni.

BATTAGLIA TERME. L’indagine denominata “Argine Fiorito” condotta dai carabinieri di Battaglia Terme, si è conclusa nella mattinata del 14 luglio con l’arresto di un tunisino ed un marocchino; i due nord africani avevano allestito un supermercato della droga all’interno di un casolare abbandonato ubicato ad Abano Terme ed avevano allargato la loro attività illecita vendendo eroina anche nei comuni ubicati lungo il “Canale Battaglia”. I militari hanno ricostruito l’attività di spaccio dei due arrestati i quali, dal 2014, hanno venduto circa 5 chilogrammi di eroina e, in minore quantità, altri stupefacenti, per un introito stimato di quasi 110mila euro. 

ESTE. I carabinieri della di Casale di Scodosia in collaborazione con il nucleo operativo e radiomobile di Este hanno arrestato, il 20 luglio, un 71enne di Badia Polesine, il quale, dopo avere tentato di fuggire a piedi durante un controllo, è stato trovato in possesso di 150 grammi di cocaina e 105 grammi di eroina, il tutto già suddiviso in dosi per il successivo smercio. La perquisizione a casa ha consentito di rivenire ulteriori 15 grammi di hashish, un bilancino di precisione, nonché 8 cartucce calibro 38 special e altrettante cartucce in calibro12. Il 27 ottobre, a Montebello Vicentino, all'uscita del casello autostradale A4, i carabinieri di Este, in collaborazione con i carabinieri di San Bonifacio, hanno arrestato un cittadino marocchino residente in provincia di Verona, incensurato, il quale controllato a bordo della propria autovettura, veniva trovato in possesso di 60 chilogrammi di hashish suddivisi in 60 panetti contenuti in due valigie. Con l'indagine denominata “Dictador”, condotta dai carabinieri di Este e conclusasi il 12 ottobre con l’arresto di due cittadini colombiani e un italiano residente a Chioggia, nonché la denuncia in stato di libertà di altri due italiani residenti a Chioggia, di un marocchino e di un moldavo, entrambi residenti ad Este; quest’attività investigativa ha consentito di disarticolare un sodalizio dedito all’importazione della cocaina mediante corrieri che viaggiavano in aereo dalla Colombia, con scalo in Spagna prima di raggiungere il territorio nazionale ed alimentare le piazze di Este, Padova e Chioggia. Contemporaneamente, i sodali avevano organizzato un traffico di hashish e anfetamine provenienti da Torino, che venivano smistati agli acquirenti delle stesse piazze. L’attività ha consentito di sequestrare, complessivamente, circa 3.4 chilogrammi di cocaina, 16.629 chilogrammi di hashish e 52 grammi di anfetamine; 

ABANO TERME. L’indagine denominata “Animal House” condotta dai carabinieri di Abano Terme, conclusasi il 04 agosto, ha condotto all’arresto di un 51enne di Padova che, nel corso della perquisizione alla sua abitazione, è stato trovato in possesso di 3,1 chilogrammi di hashish, 1,6 grammi di marijuana, mezzo grammo di cocaina, un bilancino di precisione e il materiale necessario al confezionamento delle dosi. I carabinieri di Abano Terme hanno arrestato, il 13 novembre, a Monselice, un cittadino italiano, pregiudicato, del luogo, il quale a seguito di perquisizione personale e domiciliare, veniva trovato in possesso di 1,2 chilogrammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana suddivisi in cinque sacchetti di cellophane, di 36 grammi eroina, la somma in contante 4.940 euro ritenuto sicuro provento di spaccio, nonché materiale vario per il confezionamento delle dosi. 

CAMPOSAMPIERO. Nel corso di un servizio finalizzato a contrastare il fenomeno dello spaccio e consumo di sostanze stupefacenti negli istituti scolastici superiori a Camposampiero, i carabinieri del luogo hanno tratto in arresto, il 9 novembre, un minore, italiano, mentre cedeva della marijuana ad un coetaneo, nella circostanza, sono stati sequestrati 4 dosi della medesima sostanza per complessivi 3 grammi. La successiva perquisizione domiciliare, permetteva di rinvenire altrii 31 grammi della stessa sostanza, in parte già confezionata in dosi. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Attività antidroga a Padova: gli stranieri spacciano di più in città, gli italiani in provincia

PadovaOggi è in caricamento