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Cronaca

Da Roma a Padova in treno con la cocaina nello stomaco: arrestato

Ieri mattina 28 ottobre gli agenti della Squadra Mobile hanno messo le manette ai polsi ad un nigeriano di 26 anni sorpreso in una stanza di un hotel all'Arcella con 8 ovuli di "coca". Il nono involucro l'ha espulso in ospedale

Una delle tecniche più gettonate nella malavita nigeriana per il trasporto di quantitativi importanti di cocaina è quella di ingoiare più ovuli possibili per poi espellerli non appena si giunge in un luogo sicuro. Non sempre però questo tipo di tecnica porta ai risultati auspicati. Spesso si viene scoperti, a volte il rischio è che uno degli ovuli fatichi ad uscire con il pericolo concreto che si possano verificare danni devastanti alla salute. Nel caso di ieri è stato sequestrato un etto di droga di ottima qualità che una volta tagliata avrebbe consentito di mettere sul mercato circa mezzo chilo di dosi con importanti guadagni per la malavita.

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La cronaca

Aveva 9 ovuli di cocaina nello stomaco: arrestato nigeriano di 26 anni richiedente protezione internazionale. Gli agenti della “Criminalità Diffusa" della Squadra Mobile di Padova hanno messo le manette ai polsi allo straniero, sconosciuto fino a ieri 28 ottobre alle forze dell'ordine. E' stato scovato in un hotel dopo che aver espulso degli ovuli contenenti cocaina. L'uomo è stato controllato all’interno di una stanza di un hotel in zona Arcella e trovato in possesso di 8 ovuli di  cocaina per un peso complessivo di circa 100 grammi. All’atto dell’arresto lo stesso ha dichiarato di aver ingerito un ulteriore ovulo della medesima sostanza che non aveva ancora espulso. Condotto d’urgenza al pronto soccorso, gli esami medici hanno accertato effettivamente la presenza di un corpo estraneo compatibile con un ovulo del tutto simile a quelli già sequestrati. Il personale medico ed i poliziotti hanno dovuto tenere in osservazione il giovane per diverse ore, sino al pomeriggio. La rottura dell’involucro avrebbe potuto determinare infatti gravissime complicazioni. Oltre all’occlusione intestinale, infatti, sarebbe stato concreto anche una probabile overdose e il conseguente decesso. Fortuna per lo straniero, dopo essere stato sottoposto ad idonea terapia, il corpo estraneo è stato espulso. Per lui inevitabile è scattato l'arresto per detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio con la conseguente traduzione alla Casa Circondariale Due Palazzi. Si è appreso che lo straniero era arrivato a Padova in treno da Roma. 

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