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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca

Dieci agenti feriti durante gli scontri di Bologna: sindacati in rivolta

Oggi 3 aprile era in programma un sgombero del presidio al parco Don Bosco. Il bilancio è di 16 feriti tra gli appartenenti alle forze dell'ordine. Dieci di questi sono effettivi al Reparto Mobile di Padova. Pesavento: «Non siamo carne da macello»

Sgombero al parco Bosco di Bologna: sedici feriti. Ancora una volta il Reparto Mobile di Padova paga a caro prezzo in termini di feriti un servizio di ordine pubblico che si è svolto oggi 3 aprile a Bologna. A denunciare l'ennesima scia di contusi tra i tutori dell'ordine è stato Mirco Pesavento, segretario provinciale del Sap (Sindacato Automomo di Polizia). Per lo sgombero del presidio al parco Don Bosco, la questura di Bologna, che ha disposto e coordinato il servizio di ordine pubblico, ha impiegato, tra polizia, carabinieri e polizia locale, un totale di 100 operatori, sono rimasti feriti 16 appartenenti alle forze dell'ordine. Lo spiega la stessa Questura in una nota che riassume quanto accaduto in mattinata. «Il servizio si è rivelato fin da subito problematico per la presenza, nell'area di, circa 200 persone appartenenti - precisa sempre la Questura - ai comitati cittadini e ai locali circuiti anarchici e antagonisti: questi ultimi hanno opposto resistenza attiva sin dall'ingresso degli operai della ditta incaricata dei lavori. Gli operatori di polizia, dopo avere dato ausilio nella delimitazione dell'area con alcune transenne mobili, hanno ricevuto plurime aggressioni verbali e fisiche da parte dei manifestanti in quanto venivano colpiti con calci e pugni, nonché da oggetti lanciati contro di loro: pietre, bastoni e le transenne stesse. Gli operatori si vedevano costretti, dunque, a respingere i manifestanti con l'uso degli scudi e con alcune cariche di alleggerimento. Tra i feriti, appartenenti alle forze dell'ordine, ci sono quattro agenti del reparto mobile di Bologna, dieci del reparto mobile di Padova, un carabiniere e un agente della Digos. Alcuni attivisti hanno danneggiato le recinzione del cantiere delle scuole Besta: i soggetti - ha concluso la Questura - saranno individuati e denunciati. Nonostante le gravose difficoltà, il servizio di ordine pubblico ha permesso di completare quasi del tutto le operazioni di abbattimento in programma per oggi».

Momenti di tensione tra manifestanti e forze dell'ordine culminati con 16 feriti

La rabbia del Sap

«Non siamo carne da macello - ha detto Mirco Pesavento - è ora di chiedere a gran voce immediatamente protocolli operativi chiari. Chiediamo che vengano quanto prima stilati precisi protocolli operativi d’intervento nelle manifestazioni di ordine pubblico, tra le quali l’autonomia da parte del dirigente del Reparto Mobile, del capo contingente o del capo squadra ad essere parte attiva nella decisione di come impiegare gli uomini, al fine di garantire a tutti l’incolumità fisica. Questo clima di terrore, nato dopo i fatti di Pisa, ha notevolmente cambiato il modo di impiegare i Reparti Mobile sul territorio nazionale, e la mancanza dei famosi protocolli operativi, che a gran voce chiediamo, condizionano anche gli uomini del Reparto di Padova, che vedono vanificati tutti gli addestramenti di tecniche operative svolti settimanalmente con professionalità, tecniche che non possono applicare. E’ ora di cominciare a fare qualcosa, è ora di dare dei segnali chiari agli uomini dei Reparti Mobili, questa volta è andata bene, speriamo che vada sempre cosi, di dover scrivere per qualche contusione guaribile con qualche giorno di riposo, ma se invece dovesse capitare qualcosa di più grave a quel punto qualcuno dovrà pagare».

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