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Cronaca

Appena 15 anni, ma già in strada a spacciare per conto del suo "padroncino" senza scrupoli

A cavallo tra il 3 e il 5 aprile gli investigatori della Squadra Mobile hanno messo a segno molteplici operazioni antidroga tra Padova e l'alta padovana. Sorprende il numero di under 18 che viene avviato all'illegalità per sbarcare il lunario

Nessuna tregua da parte dei poliziotti della Squadra Mobile di Padova allo spaccio di strada, e soprattutto all’impiego dei minori come pusher. Un dato quest’ultimo che trova conferma anche negli arresti e denunce degli ultimi giorni a cavallo tra il 3 e il 5 aprile. L'utilizzo di minori per consegnare la droga ai clienti è una tecnica che viene utilizzata per mantenere l'impunità, tuttavia molto spesso gli investigatori oltre ad intercettare i giovanissimi galoppini riescono ad immobilizzare anche i loro padroncini che puntualmente finiscono dietro le sbarre.

In attesa del cliente di turno seduti comodamente in pasticceria

Gli agenti in borghese si sono insospettiti della frequente presenza di un giovanissimo straniero seduto ai tavoli esterni di una pasticceria di Via dei Colli, in compagnia di un suo connazionale tunisino 30enne già noto agli stessi poliziotti per i suoi precedenti. All’ennesimo passaggio gli agenti hanno osservato l’adulto ricevere una telefonata e subito dopo il minore, appena 15enne, alzarsi dal tavolo e recarsi in via Sette Martiri dove ad attenderlo c'era una terza persona, un padovano di 45 anni, a cui ha consegnato un involucro in cambio di alcune banconote. Subito dopo il minore è tornato velocemente a sedersi al fianco del connazionale. Intervenuti tempestivamente, i poliziotti hanno appurato che il presunto acquirente aveva contattato il 30enne e pattuito con lui l’acquisto di una dose di cocaina, alla cui consegna aveva provveduto però il minore, proprio come già è accaduto altre volte, stando a quanto dichiarato dallo stesso cliente. Il 30enne è stato a sua volta trovato in possesso del telefono cellulare con la numerazione indicata dall’acquirente. È stato quindi arrestato e su disposizione del pubblico ministero di turno tradotto presso la casa circondariale di Padova, mentre il minore, straniero non accompagnato, affidato ai servizi sociali del comune di Padova per il successivo collocamento in una comunità.

Minorenne con l'hashish

Un altro minore, questa volta di 17 anni, abitante in provincia, già con qualche precedente di polizia, ma per reati contro il patrimonio, è stato controllato dai poliziotti della Squadra Mobile in piazza De Gasperi e trovato in possesso di 17 grammi di hashish, che teneva nella tasca del giubbotto. Altri 22 grammi della stessa sostanza li occultava invece presso l’abitazione, che gli agenti hanno perquisito alla presenza della madre convivente. Il giovane è stato affidato al medesimo genitore e denunciato alla Procura per i minori di Venezia.​ 

Pusher con base logistica all'agriturismo

Quantitativi più significativi sono stati invece sequestrati ad un 24enne romeno, già pregiudicato per stupefacenti e porto abusivo di armi. Dopo alcuni appostamenti, condotti sulla base di confidenze fatte ai poliziotti da alcuni abitanti di San Giorgio in Bosco, gli stessi investigatori dalla Squadra Mobile hanno notato il giovane romeno nei pressi di un agriturismo, intento a parlare e scambiare qualcosa con altri due giovani, poco più che ventenni, giunti istanti prima a bordo di un’auto direttamente dal vicino comune di Camposampiero. All’atto del controllo, il 24enne non ha potuto far altro che consegnare agli agenti un involucro che a stento è riuscito a nascondere in una delle tasche dei pantaloni. All'interno 50 grammi di marijuana. Ha poi ammesso di alloggiare temporaneamente presso la vicina struttura ricettiva. La perquisizione all’interno della stanza da lui occupata ha dato modo ai poliziotti di rinvenire un altro involucro contenente altri 45 grammi di marijuana, dell’hashish ed anche 17 grammi di cocaina. L’intera gamma di droghe era ben custodita assieme a due bilancini, della sostanza da taglio ed al materiale utilizzato per il confezionamento delle dosi. Arrestato anche lui, il giovane è stato condannato per direttissima a 8 mesi di reclusione e a 2mila euro di multa.

Inizio "carriera" sfortunato e rischio espulsione

Infine, un ultimo straniero, 23enne, anche lui di nazionalità tunisina ma incensurato, è stato denunciato dagli agenti perché trovato in possesso di tre dosi di cocaina, durante un controllo sul lungargine Brenta. Al termine delle procedure di identificazione, lo straniero è stato messo a disposizione dell’Ufficio Immigrazione per l’avvio delle procedure di espulsione.

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