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Cronaca

Padovane le due donne salvate dall'"eroe di San Giovanni di Sinis"

Madre e figlia, scampate alla morte, a Ferragosto, sulla spiaggia della Sardegna, sarebbero di Padova. Polemica tra gli amici di Vincenzo Curtale, deceduto dopo il salvataggio, e sul web: "Sono delle ingrate"

Pare siano padovane le due donne, madre e figlia, salvate a Ferragosto, mentre rischiavano di annegare nella spiaggia di San Giovanni di Sinis. L'eroe che ha permesso loro di rimanere in vita, Vincenzo Curtale, per tutti semplicemente Enzo, commerciante di Oristano di 41 anni, è morto per un malore a seguito dello sforzo. Una tragedia che ha scosso l'Italia e ha fatto arrabbiare, perché, su una delle spiagge più belle e frequentate della Sardegna, non c'erano bagnini, e, per salvare delle persone in difficoltà, un uomo è morto.

"INGRATE". Ma dalla stampa locale emerge un'ulteriore polemica, che riguarda proprio le due donne salvate da Curtale - secondo le indiscrezioni trapelate, due padovane - accusate, dagli amici del 41enne e sul web, di non avere detto "neppure un grazie" e di non essersi più fatte vive dopo che Enzo ha sacrificato la sua stessa vita per salvare la loro. "Martire della carità", lo ha definito padre Giovanni Petrelli, durante i funerali, nella chiesa di San Sebastiano. Una cerimonia cui hanno partecipato tante persone, ma, a quanto pare, non quelle che ad Enzo devono la vita.

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