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Cronaca

Fermare la violenza sulle donne si può: facendo rete, nasce il coordinamento Veneto

L'obiettivo è quello di trovare delle basi comuni su cui costruire un lavoro di prevenzione e di contrasto alla violenza di genere. Insieme tre centri per uomini maltrattanti. Coinvolto nel progetto anceh il “Servizio Uomini Maltrattanti” di Gruppo R (Gruppo Polis) di Padova

“Aspettando Relive”, è il protocollo d’intesa che tre Centri per Uomini Maltrattanti del Veneto hanno siglato per una maggiore efficacia e capillarità dei loro servizi: si tratta del “Servizio Uomini Maltrattanti” di Gruppo R (Gruppo Polis) di Padova, “Cambiamento Maschile” della cooperativa “Una casa per l’uomo” di Montebelluna (Treviso) e “Non agire violenza, scegli il cambiamento” del Comune di Verona.

COORDINAMENTO VENETO

“Il principio che sta alla base del Coordinamento è quello di tutelare le donne e i minori vittime di violenza, prevaricazione i e maltrattamenti. - spiega Antonio di Donfrancesco, responsabile del Servizio Uomini Mal- trattanti di Gruppo Polis - In secondo luogo quello che vogliamo implementare è la collaborazione con le Istituzioni territoriali e con la rete dei Servizi locali che operano per la prevenzione e il contrasto alla violenza di genere, in particolare modo i Centri Antiviolenza.” Obiettivi specifici del Coordinamento sono: facilitare l’invio degli uomini nei 3 Centri, condividere e diffondere le conoscenze e le informazioni, co-progettare insieme interventi di contrasto alla violenza su scala regionale, monitorare l’impatto della metodologia utilizzata sui soggetti inseriti nei Centri e i risultati ottenuti. Nello specifico il Coordinamento prevede un incontro ogni due mesi circa che coinvolge lo staff dei 3 Centri, un incontro di supervisione generale ogni quattro mesi e la realizzazione di un report annuale per informare le Istituzioni delle attività svolte.

ALCUNI DATI

Sono circa 20 i Centri che aderiscono all’associazione Relive – Relazioni Libere dalle Violenze, network nazionale in cui si è scelto di affrontare il problema della violenza dalla radice, a partire dai diretti responsabili e lavorando con essi per promuovere un cambiamento comportamentale e prevenire la recidiva. I Centri sono servizi a cui gli uomini possono rivolgersi direttamente o su invio di terzi (es. Servizi socio-sani- tari, forze dell’ordine). Al Centro “Cambiamento Maschile” di Montebelluna negli ultimi due anni si sono rivol- ti 28 uomini, per la maggior parte sono italiani con meno di 50 anni, sposati o conviventi con figli. Al Servizio Uomini Maltrattanti di Gruppo R, siamo a circa 50 contatti in due anni e 18 percorsi avviati, mentre il centro “Non agire violenza, scegli il cambiamento” del Comune di Verona, attivo dal 2013, ad oggi ha ricevuto 150 richieste e ha avviato 67 percorsi.

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