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Martedì, 19 Marzo 2024
Economia

Le imprese artigiane investono sul digitale: l'indagine di Cna Padova

Sono 7 su 10 quelle che hanno deciso di investire in infrastrutture hardware, la metà in nuovi software gestionali, il 44% in connessioni Internet veloci e il 47% ha partecipato ad attività formative online

Le imprese artigiane padovane reagiscono all’emergenza Covid puntando sulla trasformazione digitale: sono 7 su 10 quelle che hanno deciso di investire in infrastrutture hardware, la metà in nuovi software gestionali, il 44% in connessioni Internet veloci, il 47% ha partecipato ad attività formative online. La cultura digitale trova però ancora resistenze, visto che solo il 4% delle aziende che hanno fatto ricorso allo smart working dichiara di voler proseguire su questa strada in futuro. E solo il 7% intende continuare ad utilizzare piattaforme di videoconferenza.

Indagine

I dati emergono da una indagine condotta online da CNA Padova tra i propri iscritti nel periodo dal 22 luglio al 3 agosto, a cui hanno partecipato poco meno di 300 imprese. Un’indagine che nasce per evidenziare i tratti distintivi della crisi economico-sanitaria post-Covid, le ripercussioni e le reazioni del tessuto economico padovano. Dichiara Luca Montagnin, presidente di Cna Padova: «Dallo studio emerge che molte imprese hanno investito in strumenti digitali. Ora bisogna dare continuità a coloro che hanno intrapreso questo percorso di innovazione. C’è ancora lavoro da fare, tuttavia, affinché la cultura digitale si affermi pienamente. Se da un lato è centrale insistere sulle competenze, interne ed esterne all’impresa, vanno dall’altro sostenuti gli investimenti innovativi fatti e facilitati quelli ancora da fare: penso ad esempio a bandi per il sostegno all'acquisto di strumenti e consulenze per il digitale».

I dati

La crisi causata dall’emergenza Covid ha colpito duramente il tessuto produttivo padovano: l’unico aspetto positivo è stato proprio la necessità imposta alle imprese di evolvere verso la digitalizzazione per supportare le attività a distanza. Il 69% delle aziende ha dichiarato di aver fatto acquisti in infrastrutture hardware (computer, stampanti, scanner, server, etc.), il 47% in software gestionali o per la connessione remota, il 44% in connessioni internet veloci, il 33% in valorizzazioni dei propri siti internet e quasi due su dieci (18%) in sistemi di e-commerce. Si tratta di investimenti “obbligati” ma che avranno sicuramente impatto e beneficio in tempi, si spera, migliori e di vera ripresa dell’attività. L’indagine di CNA evidenzia tuttavia che c’è ancora molto da fare perché la “cultura digitale” si affermi nel tessuto imprenditoriale padovano: sebbene il 35% delle imprese abbia usato piattaforme di videoconferenza per comunicare con clienti e fornitori, il 57% abbia partecipato ad attività di formazione online ed il 20% abbia usato lo strumento dello smart working per i propri dipendenti, solo proporzioni molto marginali affermano che ne faranno utilizzo anche in futuro (4%). Per quanto riguarda le azioni da mettere in campo per ripartire più rapidamente le opinioni si dividono: è il 27% del campione a pensare che sia necessario acquisire nuove competenze digitali, mentre le altre risposte si dividono tra chi cercherà nuovi mercati o segmenti di clientela (37%), chi svilupperà nuovi prodotti o servizi (33%), chi tenterà collaborazioni con altre imprese (25%) anche in ottica di introdurre innovazioni nella propria azienda (21%).

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