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Croce Verde, sindacati incontrano i vertici ma la situazione non si sblocca

Nell’incontro del 18 settembre 2023 avuto dalle organizzazioni sindacali con il Presidente ed il Vice Presidente della Croce Verde, è stata chiarita la situazione difficile che la Croce Verde sta vivendo in questi mesi e la Direzione ha spiegato i passi che si stanno facendo per cercare di trovare delle soluzioni

Nell’incontro del 18 settembre 2023 avuto dalle organizzazioni sindacali con il Presidente ed il Vice Presidente della Croce Verde, è stata chiarita la situazione difficile che la Croce Verde sta vivendo in questi mesi e la Direzione ha spiegato i passi che si stanno facendo per cercare di trovare delle soluzioni.Il Presidente ha ricordato che in data 6 luglio 2023, nel corso della riunione tenutasi con le OO.SS. e le RSU si era dettagliatamente esposta la situazione economica critica in cui versa Croce Verde che sta continuando a garantire i servizi di trasporto sanitario ordinario nei confronti di Azienda Ospedale e ULSS6 nelle more delle 10 proroghe tecniche succedutesi alla naturale scadenza del contratto che ha avuto inizio il 1 aprile 2010 ed è scaduto il 31 marzo 2016.

La proroga del servizio di trasporto secondario (taxi sanitario) è scaduta al 30/6 con ULSS6 e scadrà al 30/9 con Azienda Ospedale. Il Consiglio Direttivo insediato a maggio ha ripreso le trattative avviate dalla precedente Amministrazione con i committenti per avere l’aumento del costo del servizio e la corresponsione degli arretrati dal 2019 in quanto il prezzo a servizio che viene attualmente riconosciuto a Croce Verde non permette più di stare al passo con le spese del servizio, facendo si che l’ente lavori in perdita. Con gli aumenti dei costi indiretti che hanno avuto inizio subito prima del COVID e che si sono intensificati nell’ultimo anno, il servizio di trasporto secondario che Croce Verde garantisce alla cittadinanza crea una perdita per l’ente di circa 100.000 euro al mese, soldi non recuperabili con entrate diverse rispetto a quelle dei servizi di trasporto.

Questo mancato adeguamento del costo del servizio ha creato un buco di bilancio di circa 1.600.000 euro (ultimo consuntivo approvato dall’assemblea soci del 20/7) e provoca una continua e ininterrotta emorragia per l’ente. La trattativa ha portato la scorsa settimana ad una proposta di adeguamento del costo del servizio da parte di Azienda Ospedale e ULSS6 molto inferiore a quello che è il costo per Croce Verde, che non permette all’Ente di lavorare in pareggio, senza questa continua perdita economica per l’Ente. Nei prossimi giorni verrà informata anche la Regione Veneto, nonché il Sindaco e il Prefetto. Con il costo del servizio non adeguato, Croce Verde dovrà conseguentemente attuare delle scelte che le permettano di sopravvivere e riportare il bilancio in pareggio.

«Ovviamente come CISL FP e UIL – afferma Piovan Alessandro della CISL FP - abbiamo dato il pieno appoggio al Consiglio per cercare di trovare tutte le soluzioni possibili per garantire il futuro della CROVE VERDE e conseguentemente il posto di lavoro ai 100 dipendenti e la garanzia di un servizio di qualità per i cittadini. Siamo preoccupati perché l’indisponibilità da parte dell’ULSS 6 Euganea e dell’Azienda Ospedaliera di adeguare il costo viaggio come richiesto dalla Croce Verde, rischia concretamente di vedere l’Ente obbligato a ridurre il personale partendo dal non rinnovo dei tempi determinati e contestualmente con la riduzione graduale dei servizi ai cittadini mettendo in crisi non solo il servizio trasporti, ma anche la gestione dei pazienti all’interno dei reparti e dei Pronto Soccorso aumentando le attese per le dimissioni. Per questo chiediamo con forza alle Aziende Sanitarie Padovane di assumersi l’onere di garantire un adeguato ristoro economico che permetta all’Ente Croce Verde di continuare ad erogare i servizi che garantisce da oltre 100 anni. Dopotutto non è immaginabile e rispettoso che si possa pensare che la Croce Verde possa continuare a garantire i servizi con il riconoscimento di tariffe fissate oltre 10 anni fa».

«Come CISL FP e UIL – conclude Piovan Alessandro della CISL FP - non dimentichiamo certo che il problema non può essere solo scaricato sull’Ulss e l’Azienda, e abbiamo chiesto al Presidente della Croce Verde che si facciano tutte le verifiche all’interno dell’Ente per capire se ci sono state delle mancanze da parte dei Dirigenti che dovevano verificare che i conti fossero in regola e magari segnalare con anticipo la situazione debitoria per non trovarci ora a parlare di commissariamento, chiusura e riduzione del personale e dei servizi ai cittadini. Nel rispetto dei lavoratori che in questi anni hanno sempre svolto il proprio lavoro con passione, professionalità, dedizione e grande senso di responsabilità chiediamo risposte immediate dagli Enti preposti perché dietro ai 42 lavoratori a tempo determinato e ai 52 a tempo indeterminato ci sono quasi 100 famiglie e non è ammissibile che l’inefficienza del sistema sanitario ricada sulle spalle di chi invece lo ha sempre garantito col proprio lavoro». 

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