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Economia

Moskardin. "Piovono polpetti"

Da una “passione tentacolare” per i notebook alla produzione di un taccuino veneto

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PadovaOggi

Germana Cabrelle-2Un successo inaspettato, qualcosa che ha a che fare più con un’intuizione fortuita che con una pianificazione accurata; con la dimensione del gioco più che con quella del lavoro. Anche se con il lavoro in qualche modo c’entra, perché la padovana Germana Cabrelle di professione fa la giornalista e il taccuino per prendere appunti lo usa costantemente, ancorché soppiantato dai moderni tablet. E ora usa direttamente il suo, Moskardin, quello che ha creato.

Come è nata questa idea del taccuino per appunti veneto?
Essenzialmente dalla scrittura e dal viaggio. In commercio c’erano e ci sono dei notebook tascabili ma cercavo qualcosa di autoctono, di nostro, di veneto appunto. Da avere con me in ogni parte del mondo. Qualcosa di simpatico. E siccome la creatività è un’attitudine innata,  ho concepito un brand prendendo spunto dagli abitanti della nostra laguna. Ho trovato che il moscardino si prestasse bene a questo scopo e così ho tracciato un abbozzo su un pezzo di carta che ho passato al mio grafico di fiducia, Matteo Marangoni, affinché assegnasse a quel preciso disegno i caratteri di un logo. Un polpo con sette tentacoli come le province del Veneto. E ho ideato il taccuino su cofanetto, un’idea originale che è mi è molto piaciuta. Ed evidentemente è piaciuta anche ad altri.

Moskardin-2Quanto tempo ci è voluto dal concept del brand alla realizzazione effettiva dei prodotti e alla loro commercializzazione?
Il  progetto è nato nel 2008 e in quel periodo ho depositato il marchio, che ha ottenuto la regolare registrazione. Poi nel 2010 ho prodotto  i primi 400 esemplari, quasi dei prototipi in due versioni, in ecopelle colore nero e bordeaux che sono andati esauriti nel giro di poche settimane con il solo passaparola. Ho avuto richieste da ogni parte d’Italia, non solo dal Veneto. Così nel 2011 sono stata incoraggiata a produrne, sempre in edizione limitata, un numero maggiore e in varietà di colori destinati a una diffusione più ampia, che sta avvenendo con i canali classici della distribuzione in librerie e cartolerie.

Ha ampliato la linea di prodotti?
Sì, ci sono anche 4 quaderni formato scolastico e 8 miniquaderni, più un tappetino per il mouse e anche un tappeto in lana e seta, sempre in edizione limitata, che è stato presentato in anteprima al Salone del Mobile di Milano. Prossimamente sarà ad Abitare il Tempo a Verona. Ma il core business, al momento, rimangono i taccuini.

La creatività che sfida la crisi, dunque?
Sono convinta che la creatività sia la migliore risposta alla crisi. Certo, è un momento complicato e di grande incertezza, ma mantenendo vivo il desiderio con la consapevolezza e l’umiltà di fare qualcosa di buono, con fede e fiducia, i risultati arrivano.

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