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Economia

Superbonus: senza incentivi si frena la crescita

Il presidente di Confartigianato Imprese Padova Gianluca Dall’Aglio: «Oltre 1 miliardo e 718 milioni di investimenti hanno prodotto, in provincia di Padova, un volano straordinario in 8 settori su 10, per un valore stimato di oltre 3 miliardi di euro. Ora servono modalità di uscita che attenuino l’impatto»

«Siamo molto preoccupati per il brusco arresto del Superbonus 110. Senza incentivi si frena la crescita». Il presidente di Confartigianato Imprese Padova Gianluca Dall’Aglio esprime il timore del comparto artigiano per la frenata del provvedimento che solo in provincia di Padova ha portato ad 1 miliardo e 718 milioni euro di investimenti, per rimodernare ed efficientare 10.300 edifici, tra case unifamiliari e condomini. «La portata di questo investimento dello Stato va ben al di là di questi numeri - ha detto Dall’Aglio - si tratta di un volano che ha prodotto una ricaduta di 3 miliardi e 793 milioni di euro, nella nostra provincia». Da un’analisi dell’ufficio studi di Confartigianato del Veneto emerge infatti che la produzione e l’occupazione di un significativo numero di settori produttivi dipendono in misura consistente, e in alcuni casi pressoché totale, dall’attività del settore delle costruzioni, che effettua acquisti di beni e servizi da ben l’80% dell’insieme dei settori economici. Meccanica, legno e mobili, trasporti sono alcuni dei settori che già risentono della frenata.

L'edilizia fa girare l'economia

«L’edilizia - ha continuato il presidente - è in grado di far girare l'economia e di generare esiti moltiplicativi che hanno ricadute positive sul mercato. Attualmente, manca un mese e mezzo alla fine dell’anno ed il problema dei cantieri condominiali che rischiano di non essere finiti in tempo (228 quelli non ancora conclusi in provincia) potrebbe non essere il più grave. La leva moltiplicatrice, che tanto ci ha agevolato sino ad ora, porterà ad una flessione altrettanto importante una volta che si chiuderà definitivamente il 110% e le conseguenze già si vedono. Stanno frenando bruscamente settori come: prodotti e materiali da costruzione, metalmeccanica e metallurgia, ma anche i produttori di beni durevoli per la casa (elettrodomestici e mobili, dopo l’exploit degli anni pandemici) ed il trasporto. Il blocco contro il quale si sta per schiantare l’edilizia - sottolinea - attiverà impulsi negativi che si rifletteranno e si amplificheranno all'interno del sistema economico su moltissimi settori».

SuperBonus

Cessione del credito

E’ ancora preoccupante la situazione della cessione del credito. Da una recente campagna di ascolto delle imprese associate, svolta da Confartigianato Imprese Padova, il 55% degli imprenditori ha dichiarato di non aver riscontrato nessun cambiamento negli ultimi mesi, ma il 42,9% ritiene che la situazione sia addirittura peggiorata. «Si tratta di dati che testimoniano che il problema dei crediti incagliati è centrale per le nostre aziende – ha ribadito Dall’Aglio- vanno messi in campo rapidamente interventi che sblocchino questa situazione. Su questo fronte l’impegno deve essere massimo».

Aumento della ritenuta sui bonifici

«Guardando ai provvedimenti programmati con la manovra per il 2024, si consideri pure che le imprese del settore saranno penalizzate dall’incremento della ritenuta sui bonifici eseguiti dai propri committenti che intendano sfruttare i bonus fiscali. Quest’ultima, passerebbe dall’8% attuale all’11%. In uno scenario di prossimo futuro, in cui la spinta che ha trainato l’edilizia si attenuerà, ciò porterà ad una contrazione delle disponibilità di cassa delle imprese, che certo non ambiscono a diventare accumulatrici seriali di crediti fiscali».

E' necessaria una proroga per i condomini

E’ assolutamente necessario individuare una rapida soluzione alle centinaia di cantieri che, anche in virtù del caos normativo e applicativo dello strumento, non riusciranno a terminare i lavori in tempo utile. Per recuperare i ritardi accumulati, è assolutamente necessaria una proroga tale da permettere una conclusione ordinata alla misura, che eviti la perdita improvvisa di posti di lavoro e l’insorgere di un enorme contenzioso tra condomìni e imprese.

Direttiva case green

Secondo le ultime notizie che riguardano il provvedimento, l’orizzonte temporale per arrivare all’emissioni zero è il 2050. A questo obiettivo si arriverà attraverso step intermedi. Ogni Stato dovrà fissare delle priorità. «La direzione è comunque chiara, dobbiamo efficientare i nostri edifici – ha spiegato Dall’Aglio -. questo significa, per la provincia di Padova, riqualificare 170mila abitazioni che ora si trovano in classe F e G, secondo la stima effettuata per noi da Smart Land. Come possiamo farlo senza incentivi?».

Fotovoltaico

 «Continuiamo a non vedere una politica di incentivi sul fotovoltaico, sebbene sia ormai chiaro che se installassimo i pannelli sui tetti delle nostre aziende potremmo coprire gran parte del fabbisogno energetico della provincia, come abbiamo dimostrato con una ricerca del giugno 2022, poi ripresa da altri territori italiani – ha precisato Dall’Aglio - il rapido esaurimento dei fondi di Veneto Sviluppo per il fotovoltaico indica che c’è un grande interesse da parte degli imprenditori verso questo investimento, ma senza incentivi per molti è difficile affrontarlo».

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