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Economia

Imprese, agosto "amaro": il 13% non riesce a pagare le imposte

L'osservatorio della Confesercenti di Padova ha rilevato, su 1.519 imprese, quanti hanno provveduto al pagamento delle tasse a luglio, quanti le pagheranno il 20 di agosto, quanti rateizzeranno

Giovedì 20 agosto scadranno i termini per il pagamento delle imposte relative alle dichiarazioni dei redditi 2014 con la sola maggiorazione dello 0,40%. Considerato il periodo di ferie, la totalità dei contribuenti ha già definito le modalità di pagamento (se pagate) delle imposte. L’osservatorio della Confesercenti di Padova ha rilevato, su 1.519 tra imprese e lavoratori autonomi della provincia di Padova, quanti hanno provveduto al pagamento delle imposte a luglio, quanti le pagheranno il 20 di agosto, quanti rateizzeranno fino a novembre e quanti infine non le pagheranno proprio, o perché non hanno reddito o perché non hanno la possibilità di pagarle.

LE SCADENZE. Con il 20 di agosto, le imprese si trovano a dover versare le ritenute Irpef ed i contributi previdenziali dei dipendenti e collaboratori, l’Iva mensile o trimestrale, la seconda rata Inps per titolare e famigliari, l’Irpef, Irap, Ires (saldo 2014 e primo acconto 2015) con la maggiorazione dello 0,4%, il diritto Camerale, l’eventuale adeguamento agli studi di settore o le imposte sostitutive per determinati regimi.

I DATI. Un vero e proprio ingorgo di scadenze alle quali oramai sono molti gli imprenditori non più in grado di fare fronte. Su 1.519, tra società, ditte individuali e lavoratori autonomi, ben il 13% non pagherà le imposte risultanti, perché non ha i soldi per farlo. Diminuiscono la percentuale delle imprese che hanno pagato a luglio senza maggiorazione (-1%), la percentuale di coloro che hanno rateizzato le imposte fino a novembre (-5% passando dal 43 al 38%) e di quelli che pagano tutto ad agosto (-3%). Cresce, invece, del 5% la percentuale di coloro che neanche hanno chiesto la rateizzazione sapendo che non sarebbero in grado di pagare.

10MILA IMPRESE NON POSSONO PAGARE.  Dai dati, se rapportati al mondo delle imprese del commercio, del turismo e dei servizi, risulta che almeno 10mila piccole imprese in questi settori non sono in grado di pagare tutte le imposte. La situazione finanziaria gravissima è documentata anche dalle altre scadenze: l’11% non è in grado di pagare l’Iva, il 31% non paga i contributi previdenziali per se stesso e per i propri familiari mentre. Seppur tra mille difficoltà si continuano a pagare contributi ed imposte per i dipendenti (7%).

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