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Domenica, 28 Aprile 2024
Cultura Montegrotto Terme

A Villa Draghi uno spettacolo per ricordare le stragi del 1992: «In fondo al buio. Morire innocenti di mafia in Veneto. Storia di Matteo Toffanin»

Sabato 1 luglio alle 21 presso la terrazza di Villa Draghi a Montegrotto Terme (via E. Fermi), l’associazione Itaca Officina Culturale ha organizzato, in collaborazione con Libera - Coordinamento provinciale di Padova e l’associazione Filotekne, una serata e con il patrocinio del Comune di Montegrotto Terme una serata

Sabato 1 luglio alle 21 presso la terrazza di Villa Draghi a Montegrotto Terme (via E. Fermi), l’associazione Itaca Officina Culturale ha organizzato, in collaborazione con Libera - Coordinamento provinciale di Padova e l’associazione Filotekne, una serata e con il patrocinio del Comune di Montegrotto Terme una serata per ricordare le stragi del 1992.«Dal 2017 – spiega Simone Angrisani , presidente dell’associazione Itaca Officina Culturale – in estate organizziamo un evento per ricordare le stragi in cui sono morti Falcone e Borsellino. Ogni anno scegliamo una forma d’arte diversa per fare memoria. L’anno scorso, per esempio,  abbiamo organizzato il “Concerto della Legalità”  e quest’anno portiamo in scena la storia di Matteo Toffanin vittima innocente di mafia» In uno scenario suggestivo gli spettatori avranno modo di assistere al reading teatrale «In fondo al buio - Morire innocenti di mafia in Veneto. Storia di Matteo Toffanin» scritto e diretto da Michele Angrisani. «L’Amministrazione comunale è onorata di dare il proprio patrocinio a questa iniziativa – spiega il sindaco Riccardo Mortandello - da sempre siamo attivi nella promozione della cultura contro la mafia e le mafie con iniziative rivolte ai ragazzi e agli adulti». 

Matteo Toffanin

«La storia di Matteo Toffanin – spiega Angrisani– ha incrociato la mia vita mentre stavo lavorando sui temi della legalità in Veneto partendo dalle dinamiche di radicamento, e non più di semplice infiltrazione, delle mafie nel Nord-est. Un percorso iniziato nel 2005 con il documentario “Maledettamente Nordest” realizzato con lo scrittore Massimo Carlotto. Nella storia di Matteo mi ci sono imbattuto leggendo il libro “A casa nostra” della giornalista Monica Zornetta. Sono stato subito colpito. Così, grazie ad amici comuni, ho contattato Cristina Marcadella, la fidanzata di Matteo che quella sera era con lui in auto al momento dell’agguato in via Tassoni 4, quartiere Guizza di Padova e con lei abbiamo iniziato un percorso di ricerca che è alla base della scrittura dello spettacolo che rappresentiamo a Montegrotto Terme».

Reading

Quello che andrà in scena è la versione reading dello spettacolo “In fondo al buio”. Uno studio, una particolare metodologia di lettura scenica, che traccia la futura forma del progetto teatrale che in questi mesi sta prendendo forma. In scena c’è il personaggio di Cristina, interpretato dall’attrice Giulia Briata, che ripercorre questi oltre trent’anni da quella terribile sera del 3 maggio 1992 a Padova. Un racconto di 70 minuti che ripercorre i fatti accaduti, prima e dopo il buio, e cerca di restituire il percorso di dolore dei protagonisti di questa drammatica vicenda che insegna a tutti noi come anche in Veneto si può morire innocenti di mafia. Una terribile verità che ribalta un tabù culturale.

2022

«Per tutto il 2022 – prosegue il regista – attraverso un lavoro di memoria fatto con Cristina e basato sulla lettura delle carte giudiziarie ho cercano di restituire il percorso di dolore dei protagonisti di questa drammatica vicenda oltre a raccontare la dinamica di radicamento mafioso nel nostro territorio».Sul palco nei panni di Cristina Marcadella, scampata miracolosamente all’agguato, c’è l’attrice padovana Giulia Briata diplomata alla Civica Accademia del Teatro Stabile del Veneto. «Per la prima volta – racconta Briata – interpreto un personaggio che è lì in prima fila a guardarmi. Di solito ho portato in scena sempre personaggi vissuti in tempi lontani dai miei. È stato un lavoro diverso, nuovo e che mi ha richiesto spesso di mettermi in discussione. Con Cristina abbiamo fatto un cammino di conoscenza che ci ha permesso di trovare dei punti in comune. Ho cercato con lei degli aspetti empatici che potessero mettermi al suo fianco. Apprezzo l’ironia di Cristina, la sua capacità di mettere tutti a proprio agio e l’allegria che trasmette». Il risultato è uno spettacolo che tocca le corde del cuore degli spettatori costringendoli, inevitabilmente, a riflettere non solo su quanto vissuto dai protagonisti di questa vicenda ma anche sulla imprevedibilità degli eventi che possono accaderci. La serata, moderata dal giornalista Antonio Massariolo, vedrà la presenza in sala anche Cristina Marcadella. In caso di pioggia lo spettacolo andrà in scena presso il “Centro comunale Gino Strada” in via Diocleziana 4 a Montegrotto Terme. 

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