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"Ammonito" il sindaco di Bovolenta: il prefetto ordina il consiglio straordinario

Il Prefetto intima al sindaco Meneghello di indire il consiglio straordinario sul forno crematorio, richiesto dalle minoranze, atto dovuto dalle leggi e dal regolamento comunale. Tuttavia, come da tattica "fallosa" lo indice però in un orario lavorativo e quindi ostile alla partecipazione dei cittadini. Il comitato: Ha paura della democrazia e della nostra forza popolare

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PadovaOggi

Cartellino giallo dalla Prefettura di Padova, in questo caso più che mai "arbitro" della situazione...dopo il "fallo" del sindaco Meneghello per non aver concesso il consiglio straordinario richiesto dalle minoranze in consiglio comunale a Bovolenta.

La materia incandescente rimane il forno crematorio, approvato nel progetto di fattibilità, circa un anno fa in maniera trasversale da maggioranza ed opposizione. Decisione ben presto riveduta dalle minoranze dopo l'impetuosa reazione della comunità contro la scellerata ipotesi di incremetare le "disgrazie" di Bovolenta, già inflazionata di impianti a biogas e future altre iniziative simili, con il forno crematorio.

Ricordiamo la testa d'ariete della protesta con il comitato Aria Pulita che ha iniziato una strenua e capillare lotta con esposti, raccolta di firme, volantinaggio e scaramucce col sindaco che li ha anche accusati di "terrorismo". La minoranza aveva più volte richiesto un consiglio straodinario per rivedere il progetto e porre quanto meno delle condizioni, anche se il Comitato e i cittadini riaffermano un preciso No.

Un diniego ribadito dal comitato, sabato scorso con la manifestazione "NO FORNO CREMATORIO" in Piazza Accademia in centro a Bovolenta. Un centinaio di cittadini infatti, hanno dato corso ad una "festa di democrazia e libertà" rivendicando, con musica, cori, slogan e comunicati, il diritto dei cittadini a contrastare un progetto ed una deriva "che condanna un luogo privilegiato, in fatto di natura e paesaggio e che ipoteca il futuro di un paese ad una condanna inesorabile fatta di rifiuti, botti di piscio e reflui zootecnici, scarti di ogni genere, negli impianti di biogas della zona".

"Con il forno crematorio sarebbe la condanna a "morte" del futuro e dello sviluppo 'sensato' di BOVOLENTA", ribattono dal Comitato, "scelta e deriva politico-amministrativa che consegnerebbe un paese non certo alla vita bensì alla sua distruzione, sia di immagine che di qualità della vita".

In questo contesto quindi si inserisce la vittoria delle minoranze per aver ottenuto il consiglio comunale dove verrà esplicitamente ri-discusso il progetto e "messo all'angolo" dalle proprie mosse il sindaco, sia sulla scelta da lui fomentata e già ritenuta "la pelle dell'orso nel sacco", ma anche sui proclami ingannatori di "sospensione" del progetto, quando in verità la mossa tende a fermare la protesta e consentire che il progetto prosegua indisturbato.

Tuttavia, tanto per rimanere in tema calcistico, un fallo da espulsione, Meneghello lo meriterebbe per aver indetto il Consiglio comunale straordinario giovedi 27 giugno alle 15:00, chiara mossa tattica e "vendicativa" per limitare la partecipazione dei cittadini e non far cantare troppo "alla vittoria" le minoranze,

"Ci saremo e saremo in molti" affermano alcuni partecipanti alla manifgestazione, mentre, soddisfatti, tolgono il festoso "disturbo" .

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