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Restyling Euganeo, Lonardi alza il tiro: «E' tutto un grande imbroglio dell'amministrazione»

Il consigliere "bitonciano" attacca pesantemente la giunta Giordani e l'assessore Bonavina, mettendo in discussione tempi e metodi dell'opera

«Era certo che sarebbero aumentati. E Bonavina lo sapeva». Il consigliere "bitonciano" Ubaldo Lonardi (in foto in basso) torna all'attacco sullo stadio Euganeo. L'assessore allo sport dieci giorni fa aveva parlato dei ritardi sulla tabella di marcia e dell'aumento dei costi, dovuto alla pandemia e alla conseguenza crescita dei pressi e rallentamento dei fornitori di materiale. Lonardi però non ci crede.

Ritardi

«Ha vinto l'appalto milionario un'azienda romana con appena 13 dipendenti, puntando proprio sui tempi e invece oggi parliamo di almeno 550 giorni per completare il progetto - evidenzia Lonardi, che fa riferimento ai 270 giorni "promessi" dalla ditta vincitrice -  .E su questa base si affidano i lavori ad una piccola impresa che addirittura fa uno sconto del 5,1%. Come potevano non aumentare poi, a lavori iniziati? L’assessore dovrebbe rispondere di questo comportamento che francamente appare ai limiti del lecito. Perché allora? Una possibile risposta è che era l’unico modo per mettere in cantiere l’opera a fronte delle risorse disponibili rimandando a successive riserve le integrazioni. Questa non è buona amministrazione ma “taroccamento” delle gare, come purtroppo siamo abituati a vedere spesso» insiste Lonardi, appesantendo le accuse.

Tempi

«E non tiene nemmeno la scusa del Covid sulla non disponibilità del materiale - sostiene il consigliere della lista civica Bitonci - .Infatti un’impresa che si gioca la gara su un azzardato, quanto incredibile, dimezzamento dei tempi di lavoro, solo nove velocissimi mesi, non può non aver già opzionato tutto il materiale occorrente, al fine di partire subito con i lavori. L’aggiudicazione della gara sulla base di questo impossibile dimezzamento dei tempi non so se costituisce un reato, certamente un grande imbroglio perpetrato dall’amministrazione a danno dei cittadini e delle imprese serie che di fronte a questa opportunità hanno preferito non sporcarsi le mani»

Costi

Per Lonardi la città non reagirà bene: «Sarà un danno per i cittadini: tralasciando la delusione di quei tifosi che si volevano blandire portando la curva sud a ridosso del campo fin da questo campionato, certamente l’aumento dei costi sarà posto in carico al bilancio comunale, cioè alle nostre tasche. Infatti la struttura del finanziamento a questo rifacimento dell’Euganeo difficilmente consentirà di utilizzare i vari ristori».

Il progetto

Secondo Lonardi ora bisogna andare avanti, ma stando alle sue carte, parte del progetto iniziale non potrà essere completato: «Si renderanno di fatto impossibili o costosissimi futuri interventi di miglioramento, come quello dell' avvicinamento della tribuna est, come non avremo i corpi di raccordo dove dovevano essere realizzati il museo del Padova e il nuovo ristorante, con relativi servizi - chiude Lonardi - .E i cosiddetti palazzetti, che in realtà sono due piccole palestre con spalti da un solo lato, come in tanti patronati, probabilmente non saranno completati e uno resterà allo stato grezzo, senza servizi. Non saranno omologati per le serie superiori del basket avendo solo l’autorizzazione “silver 1” »

Venezia

«Ma la vicina Venezia non ci ha insegnato nulla? - si chiede Lonardi - .In attesa del nuovo stupendo progetto del nuovo stadio in terraferma ha ristrutturato il glorioso Penzo aumentando la capienza da 7.500 a 12.000 spettatori in soli 100 giorni, con strutture removibili, dotando il campo dell’impianto luci più potente della serie A e di nuovi spogliatoi e di un’area riservata alla stampa sopraelevata e spendendo solo 3 milioni di euro».

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