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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Serie B: E' tempo di derby a Padova. Matteo Coppo: "Il derby regala sempre emozioni uniche"

L’unico giocatore presente fin dalla nascita del Gruppo UBP, la realtà d’aggregazione delle società di vertice del basket patavino, nata all’indomani della stagione 2014/2015. Annata caratterizzata peraltro dalla riproposizione del derby cittadino tra prime squadre. Matteo Coppo è anche l’unico elemento nel roster attuale del Guerriero ad aver disputato le due stracittadine di quel campionato che peraltro portò in dote il ritorno della formazione bianconera alla ribalta della Serie C Nazionale. Lui e Federico Schiavon, oggi capitani di Petrarca Virtus, sono gli unici superstiti di quelle sfide che rievocarono l’atmosfera da brividi dei “derby dei biscotti” tra Elledì Petrarca e Viero Virtus della stagione 1989/1990 (in particolare quella giocata al PalaBerta il 29 marzo 2015 con le divise storiche).

Cos’ha di diverso questo derby rispetto ai precedenti?

"Lo spirito in campo è sempre lo stesso. Anche se i giocatori delle due squadre non sono tutti padovani, si avverte l’importanza del derby. Per me sarà il mio primo derby da capitano a livello Senior davanti al nostro pubblico: il peso è un po’ diverso, ma l’emozione sarà sempre la stessa al momento di scendere in campo." 

Per chi conta di più vincere la stracittadina in questo momento, per il Petrarca o la Virtus?

"Conta molto per entrambe, ma qualsiasi sia l’avversaria la vittoria vale sempre due punti. Conta soprattutto perché la classifica è molta corta. Chi vince, conquista due punti d’oro."

Cosa bisogna temere della Virtus che si è insediata in quarta posizione?

"È una squadra lunghissima. Ha tanti giocatori bravi in grado di rendersi pericolosi. Tutti possono sfoderare la prestazione importante: quando non segnano le principali bocche da fuoco, ecco che emergono altri protagonisti."

Rispetto all’andata cosa è cambiato per il Guerriero Petrarca?

"Affrontiamo la partita con più fiducia e maggiore consapevolezza dei nostri punti di forza e delle nostre debolezze. All’andata non siamo riusciti a reagire alle difficoltà e siamo finiti sotto nel punteggio. La squadra è cresciuta anche sotto questo punto di vista. Lo si è visto anche a Capo d’Orlando, dove abbiamo mostrato l’atteggiamento giusto, anche se poi a un certo punto sono mancate le gambe."

Come giudichi il percorso della squadra in questo campionato?

"Sicuramente siamo dove volevamo essere. Siamo lì nel gruppone. Siamo partiti lenti, ma poi ci siamo ripresi togliendoci la soddisfazione di vincere a Trivignano contro Mestre. Ci resta il rammarico per qualche sconfitta di troppo in avvio di stagione."

Che ricordo hai del derby del 2015 andato in scena a Montegrotto?

"Al di là della partita che non siamo riusciti a vincere, mi piace ricordare il grande pubblico sia alla Kioene Arena che al PalaBerta, quella carica enorme che si percepiva nell’aria. I derby di quell’annata sono stati davvero belli da giocare a differenza di quelli durante il periodo del Covid in cui non avevamo i tifosi in palazzetto. Speriamo di rivedere il PalaBerta pieno come in quell’occasione e ovviamente di riuscire a vincere."

Ti senti di fare una promessa o un pegno in caso di vittoria nel derby?

"Promesse ora come ora non ne faccio, anche se alla fine dei conti non sono scaramantico. Mi tengo buono il pegno per la fine del campionato quando si tratterà di decidere per l’eventuale B/1."

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