rotate-mobile
Martedì, 30 Aprile 2024
Sport

Maxi sogno coronato, al Sebino, per Rubini

Era uno dei desideri nel cassetto del pilota di Este e l'appuntamento di Lovere, chiuso in seconda piazza, ha regalato incredibili emozioni.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PadovaOggi

Il Rally del Sebino, all'ennesima edizione da record, porta in dote a Giulio Rubini un'altra massiccia dose di adrenalina e di emozioni, non legate alla seconda piazza finale colta in classe K10, ma all'aver potuto provare un'altra icona di un rallysmo ormai già troppo lontano, salendo sulla Peugeot 106 Maxi Kit Car curata da SMD Racing. Una vettura d'altri tempi, quella condivisa con Fabrizio Handel per i colori di Rally Team, che ha visto il pubblico sbracciarsi letteralmente ad ogni passaggio, sentendo cantare il suo motore.

«Da quando sono passati i tempi dei trofei di casa Peugeot e delle lotte con le N1 – racconta Rubini – ho deciso di vivere il mondo che amo da sempre, quello dei rally, cercando di togliermi quante più soddisfazioni possibili, compatibilmente con budget e lavoro. Mi sono sempre ripromesso di cercare di provare tutte quelle vetture che hanno lasciato un profondo segno in me, quando ero un appassionato che seguiva da bordo strada, e così sto continuando a fare. In questa ottica è nata la partecipazione al Sebino con la Peugeot 106 Maxi Kit Car di SMD Racing ed è stata una botta di emozioni incredibile. Sentirla cantare, con il suo incredibile motore, è stato indescrivibile. In tanti l'ammiravano e facevano il tifo per noi in speciale».

Tornando alla cronaca di gara il Sebino di Rubini, corso nella sola giornata di Domenica scorsa, iniziava con il rebus delle gomme da risolvere, così come per tutti gli altri concorrenti al via. Lontano da una vettura moderna e da un cambio sequenziale dalla stagione 2019, in quell'occasione su una Clio gruppo A nella stessa trasferta di Lovere, il pilota di Este decideva di partire con una scelta di gomme da bagnato, per prendere le misure alla piccola belva. Due soltanto i rivali in K10, uno dei quali già fuori dai giochi sulla prima speciale, con il portacolori della scuderia di Rosà che, data l'impossibilità oggettiva di competere per il primato, recuperava otto posizioni nella generale e cinque in gruppo al termine del primo passaggio.

Con l'arrivo dell'asciutto Rubini migliorava sensibilmente i propri parziali, continuando la scalata ad un'assoluta che, all'arrivo nella bella cornice del porto di Lovere, lo iscriveva in quarantanovesima posizione, ventiseiesimo di gruppo RC4N e secondo di classe K10.

«Non siamo riusciti ad affrontare nessun test e la federazione ci ha anche tolto lo shakedown – aggiunge Rubini – così, dopo tanti anni che non correvo nel moderno con un sequenziale, ho dovuto usare il primo giro di prove per prendere confidenza, tra l'altro sul bagnato, con questa piccola bomba. Gira talmente alta che non è facile riuscire a sfruttarla al meglio ma comunque, nel secondo passaggio sull'asciutto, siamo cresciuti parecchio. Sapevamo di non poter competere con i migliori ma l'aver rimontato tredici posizioni in assoluta, visto il parco partenti, ci gratifica anche dal punto di vista del risultato. Grazie ad SMD Racing per averci messo in mano un piccolo jet, grazie a tutti i partners ed alla scuderia Rally Team per il supporto che ci è stato dato. Grazie a Fabrizio, per avermi affiancato in questo nuovo sogno che è diventato realtà e che mi ricorderò per parecchio tempo ancora. È stata una gioia indescrivibile».

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Maxi sogno coronato, al Sebino, per Rubini

PadovaOggi è in caricamento