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Cronaca Stazione / Cavalcavia Borgomagno

Lotta allo spaccio e al degrado: il questore chiude due locali covo di pregiudicati

Un bar e un negozio di alimentari sono finiti nel mirino della polizia: dopo svariati controlli è stato appurato che fossero ritrovo per piccoli criminali e persone con precedenti

Sono stati chiusi due bar per ordine del questore Isabella Fusiello: uno perché ritenuto un ritrovo abituale per gli spacciatori, l’altro perché serviva bevande pur non avendo la licenza.

Chiuso il “Restaurant Africa Soul”

Nel pomeriggio di martedì 14 luglio la polizia ha notificato l’ordine di chiusura per 45 giorni al “Restaurant Africa Soul” sotto il cavalcavia Borgomagno a Padova. Dalle osservazioni delle forze dell’ordine il locale, frequentato soprattutto da nigeriani, è un punto di riferimento e di ritrovo per spacciatori e pregiudicati e non di rado si creano proprio nelle vicinanze situazioni pericolose per la sicurezza pubblica. Con inevitabili ripercussioni alla vivibilità del quartiere per residenti e pendolari della stazione. La chiusura temporanea è scattata dopo due controlli effettuati dalla sezione Volanti e dalle unità di supporto del reparto Prevenzione Crimine del veneto, avvenuti l’8 e il 10 luglio: erano stati identificati sei clienti con precedenti di polizia per reati riguardanti lo spaccio e 15 stranieri di cui 10 con precedenti, molti dei quali legati al mondo della droga. Dal 2008 al 2019 il locale ha subito la sospensione della licenza quattro volte: a marzo 2008 per due settimane, a seguito di un sequestro di droga; ad ottobre 2014 per 15 giorni perché una ventina di persone si erano opposte all’identificazione di una persona sospetta rifugiatasi all’interno del ristorante; nel 2017 e 2019 per un mese per altri sequestri di droga.

La situazione dell’alimentari etnico

Anche il negozio di via Lippi è stato colpito dall’ordine del questore. Sempre nel pomeriggio di martedì 14, la polizia ha notificato il provvedimento al titolare, un nigeriano, che dovrà tenere chiuso due settimane. Lo scorso 9 maggio la Squadra Amministrativa della Questura aveva sanzionato il titolare perché vendeva bevande pur non avendo la licenza. L’11 maggio la polizia è tornata e ha dovuto multare nuovamente il negoziante, facendo chiudere il negozio per cinque giorni: c’erano sette persone (di cui cinque con precedenti) che mangiavano e bevevano, senza rispettare le norme anti-contagio. L’11 luglio, a fronte dell’ennesimo controllo, c’erano 11 clienti (8 con precedenti) che bevevano alcolici e mangiavano. Viste le ripetute violazioni, il questore ha deciso di far chiudere il negozio due settimane.

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