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Via Volturno, le proteste dei residenti non fermano l'abbattimento degli alberi

Alle ore 7.30 una ventina di residenti dell'area afferenti all'associazione "Palestro 30 e Lode" si sono ritrovati davanti al primo dei quattro platani in odore di abbattimento, con la speranza di riuscire quantomeno a ritardare l'intervento ma senza successo

Hanno provato a fermare il cantiere in extremis, ma senza successo: è iniziato nella mattinata di oggi, martedì 23 gennaio, l'abbattimento degli alberi su via Volturno (in zona corso Milano), che diventerà a doppio senso di marcia nell'ambito della riqualificazione dell'ex caserma Prandina. 

Alberi

Alle ore 7.30 una ventina di residenti dell'area afferenti all'associazione "Palestro 30 e Lode" si sono ritrovati davanti al primo dei quattro platani in odore di abbattimento, con la speranza di riuscire quantomeno a ritardare l'intervento. Un tentativo non riuscito, però: pur essendosi piazzati all'interno dell'area del cantiere, infatti, sono stati prima identificati dalla polizia e quindi, introno alle ore 10.15, invitati ad uscire per consentire l'inizio dei lavori di potatura, partiti pochi minuti prima dele ore 10.30 tra proteste e lacrime. A parlare a nome dei presenti è Davide Guerini:  «Questi alberi sono qui da più di cento anni, che senso ha abbatterli? Abbiamo provato a contattare il vicesindaco Micalizzi e l'assessore Ragona in mattinata, ma entrambi si sono dati alla macchia nonostante sembrasse che ci fosse un'apertura al dialogo. Non era questo il momento di buttare giù i platani».

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