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Adl Cobas batte Salvini al Tar: «Abuso di potere la sua riduzione dello sciopero»

Schiaffo del Tar al ministro dei Trasporti che a dicembre aveva dimezzato le ore di astensione dal lavoro per le sigle sindacali. Annullata l'ordinanza dal tribunale amministrativo, che ha condannato il leghista anche al pagamento delle spese

«Che l’ordinanza di Salvini, con cui impose la riduzione a 4 ore dello cciopero dell’intera giornata del 15 dicembre scorso degli autoferrotranvieri, fosse un vero e proprio abuso di potere, era chiaro a tutta la categoria, in lotta per migliorare le condizioni salariali, normative, di sicurezza e contro le privatizzazioni». E' arrivata la rivincita dei sindacati contro la precettazione del ministro dei Trasporti, il leghista Matteo Salvini. Il Tar del Lazio infatti ha dato ragione a Usb e Cobas ed ha annullato l’ordinanza che il 12 dicembre scorso aveva ridotto lo sciopero dei trasporti del 15 dicembre da 24 a 4 ore, condannandolo anche a pagare le spese. Sciopero che a Padova aveva riscosso particolare successo.

Adl Cobas e Usb

«D’altra parte, gli autoferrotranvieri avevano già subito una ordinanza di riduzione dello sciopero del 27 novembre , decidendo di rinviarlo poi a dicembre. Ora anche il Tar del Lazio ha riconosciuto la legittimità di quella mobilitazionee l’illegittimità della ordinanza di riduzione dello sciopero emanata da Salvini, considerandola, di fatto, un vero e proprio abuso di potere del ministro,intervenuto senza una fondata ragione di urgenza e senza la sussistenza nel concreto dei presupposti sostanziali per provvedere».

La sentenza

«Il Tar del Lazio, nel riconoscere la possibilità, in astratto, del ministro dei Trasporti ad intervenire sugli scioperi per limitarne o revocarne l’effettuazione, conferito gli dalla legge antisciopero, conferma i limiti entro cui tale potere deve essere esercitato. In realtà, come avevamo denunciato noi sigle dei sindacati di base, Salvini ha abusato del potere conferitogli. Le norme che limitano l’esercizio del diritto di sciopero in Italia, solo per fare la sua campagna elettorale, quale ministro capace di usare il pugno di ferro contro i lavoratori, l’esercizio del “diritto dei diritti”, qual è quello di sciopero. Finalmente anche i giudici del tribunale amministrativo del Lazio hanno riconosciuto l’illegittimità di un atto antidemocratico ed inaccettabile che non può e non deve ripetersi né contro gli autoferrotranvieri, né contro i lavoratori in genere».

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