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Un ambulatorio di ginecologia per donne con disabilità motoria: l'apertura a Padova

Afferma la dottoressa Maria Chiara Corti: «Speriamo di replicare questo modello su tutto il nostro territorio e quindi anche nei consultori dei distretti dell'Alta Padovana e di Padova Sud»

Ha accolto le prime assistite l’ambulatorio di ginecologia per donne con disabilità motoria, aperto nella sede distrettuale di via Scrovegni, a Padova. Presenti alla cerimonia inaugurale il direttore dei servizi sociosanitari della nostra Ulss 6, Maria Chiara Corti e il direttore del distretto sociosanitario Padova Bacchiglione, Fabio Verlato, l'assessora del Comune di Padova con delega al Sociale Margherita Colonnello, il consigliere comunale Paolo Roberto Sacerdoti, la coordinatrice della Consulta delle malattie neuromuscolari del Veneto dott.ssa Emanuela Pozzan e le esponenti delle associazioni Anna Tono, Silvia Bresin e Adriana Belotti.

L'ambulatorio

Dotato di un lettino automatizzato e di attrezzature in grado di offrire un servizio ginecologico su misura per le donne con disabilità motoria, l’ambulatorio voluto di concerto con il dr. Gianfranco Jorizzo, responsabile della Medicina prenatale, rappresenta un luogo facilmente accessibile e sicuro dove poter eseguire prestazioni sanitarie che includono la prima visita ginecologica e i successivi controlli, il pap-test e l’ecografia transvaginale. Sito al primo piano e servito da ascensore, l’ambulatorio - usufruibile previo appuntamento da richiedere all’indirizzo email ginecologia.scrovegni@aulss6.veneto.it - vede la presenza della ginecologa Chiara Pozzan, coadiuvata da un'ostetrica, un infermiere e un oss.

Maria Chiara Corti

Afferma la dottoressa Maria Chiara Corti: «Si tratta del primo ambulatorio che costituiamo nell'Ulss 6 Euganea per rispondere ai bisogni delle donne che soffrono di disabilità motoria - dichiara la dottoressa Corti - ma speriamo poi di replicare questo modello su tutto il nostro territorio e quindi anche nei consultori dei distretti dell'Alta Padovana e di Padova Sud. Questo nuovo servizio offre risposte personalizzate che rendono concretamente più accessibile la nostra attività sanitaria, intervenendo non solo sul piano dell'abbattimento delle barriere fisiche (a breve alla strumentazione verrà aggiunto un sollevatore) ma anche del miglioramento della comprensione dei bisogni particolari di questa fascia d'utenza, che presenta situazioni spesso molto complesse».

Fabio Verlato

«Ritengo che il team che mettiamo a disposizione in questo ambulatorio - aggiunge il dottor Verlato - sia particolarmente bravo dal punto di vista relazionale e colgo l'occasione per ringraziarlo». Emozionata la coordinatrice infermieristica Adelaide Martellato: «Oggi è il primo giorno, aspettiamo a braccia aperte le prime due pazienti».

Margherita Colonnello

Particolare soddisfazione per l'avvio di questo nuovo servizio la dimostra anche l'assessora Colonnello: «L'ambulatorio esprime sia una progettazione inclusiva che un approccio sistemico di accessibilità e consente a molte donne con disabilità di accedere ai servizi sanitari di prevenzione ginecologica, un risultato che migliora la qualità della vita delle donne e delle ragazze con disabilità».

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