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"Nessun anziano in difficoltà": l'iniziativa di Confartigianato per i pensionati

Spiega il presidente Raffaele Zordanazzo: «C’è il serio rischio che aumenti la povertà tra gli Over 65 che non riescono a far fronte ad incrementi sconsiderati di luce e gas»

“Nessun anziano in difficoltà”: è questo l’appello di Anap Padova, l’associazione dei pensionati di Confartigianato davanti al caro bollette.

Pensionati

Spiega il presidente Raffaele Zordanazzo: «C’è il serio rischio che aumenti la povertà tra gli over 65 che non riescono a far fronte ad incrementi sconsiderati di luce e gas. Si tratta di una problematica che si sta ripercuotendo anche sulle RSA e quindi sulle famiglie con un anziano ospite di queste strutture. È un problema sociale che va affrontato al più presto dal nuovo Governo. Non abbiamo più tempo, l’inverno è alle porte e molti anziani saranno costretti a spegnere il riscaldamento per il timore di non poter pagare le bollette». Sono oltre 215mila gli anziani in provincia di Padova: «Dobbiamo ricordare - continua Zordanazzo - che un terzo di loro vive con meno di mille euro al mese. Parliamo di pensioni al limite della sussistenza. Un Paese civile dovrebbe tutelare i suoi anziani con misure che non siano semplici palliativi ma che, al contrario, siano in grado di rasserenare chi oggi vive in una situazione di angoscia».

Rischio povertà

Il 17 ottobre scorso, in occasione della Giornata internazionale per la lotta contro la povertà, AGE Platform Europe,- la piattaforma europea di cui Anap Confartigianato fa parte – ha pubblicato un'indagine tra i propri membri sull'impatto dell'aumento dei prezzi sugli anziani e sull'adeguatezza delle risposte dei governi ad esso. I risultati sono chiari: a livello UE la povertà e l'esclusione sociale delle persone di età superiore ai 65 anni sono aumentate fin dal 2015 e gli attuali shock dei prezzi stanno peggiorando una tendenza già negativa. Nel 2020, quasi una persona su cinque con più di 65 anni era a rischio di povertà ed esclusione sociale, con percentuali più elevate per le persone con più di 75 anni ed in particolare per le donne. «Le persone anziane - conclude Zordanazzo - sono quelle più vulnerabili all'inflazione. Inoltre, non possono ovviare agli aumenti dei costi energetici puntando sulla riqualificazione degli edifici in cui vivono, dal momento che hanno più difficoltà ad accedere ai crediti ipotecari. C’è poi la problematica di chi vive lontano dai grandi centri e deve spostarsi per i controlli medici oppure, più semplicemente, per fare la spesa. Su di loro pesa anche l’aumento dei costi dei carburanti. Rispetto a tutto questo, non possiamo lasciare i nostri anziani inascoltati».

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