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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Case popolari: servono 5 milioni di euro per ristrutturare le 366 sfitte

L'assessora alle politiche abitative, Francesca Benciolini: «Deve tornare assolutamente al centro dell'agenda politica di tutti gli organi di governo e politici che possono intervenire»

Servono 5 milioni di euro per rimettere sul mercato tutte le case popolari. L'amministrazione ha anticipato i primi 300 mila euro per tamponare la situazione e avviare i riatti, ma in totale gli appartamenti sfitti che hanno bisogno di totale ristrutturazione sono 366 su 1658. «La competenza è regionale e non ci stanno dando una mano - denuncia l'assessora alle politiche abitative, Francesca Benciolini - .Anzi, ci chiedono lo 0,4% sull'incasso. Il mio obiettivo è quello di rimetterle a posto tutte e per questo ho chiesto al sindaco di inserire il tema tra le priorità». 

L'emergenza abitativa

Ater ha 3800 case, di cui però 546 non vivibili e anche quelle da ristrutturare. Aggiungendo circa 900 abitazioni a quelle attuali, la risposta elle istituzioni al problema inizierebbe ad esserci. Nel frattempo, l'amministrazione sta lavorando a stralci sulle proprietà. Al Portello, in via Stella, ci sono due palazzine dove già da gennaio doveva partire il cantiere per la completa ristrutturazione. Impianti nuovi e a norma, coefficientamento energetico per renderle più accoglienti e vivibili, ma tutto rinviato di un anno a causa dell'amianto. Durante i sopralluoghi, infatti, i tecnici comunali hanno rilevato la sua presenza nei pavimenti, che quindi ha ritardato l'inizio dei lavori. L'amministrazione ha dovuto trovare altre risorse per la bonifica e per inserire il rifacimento dei pavimenti nel preventivo. Ora la giunta ha dato il via libera allo sblocco di 331mila euro, che andranno ad aggiungersi al milione già messo in preventivo. Per farlo, 21 famiglie sono state trasferite in giro per la città, sempre in altre case a disposizione del Comune, dove dovranno rimanere un anno in più rispetto al cronoprogramma.

L'appello

«Resta forte il tema della disponibilità degli alloggi, che ad oggi non sono sufficienti per risolvere i problemi di tutti, mentre continua a piovere sul bagnato - chiude Benciolini - .Deve tornare assolutamente al centro dell'agenda politica di tutti gli organi di governo e politici che possono intervenire. A partire dai prossimi mesi, comunque, riprenderanno le assegnazioni in base all'ultima graduatoria».

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