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Emergenza cinghiali, si peparano le altane per sparargli e le reti elettriche

Si passa alle maniere forti. Gottardo: «Nel frattempo gli animali continuano ad essere abbattuti e i risultati ci confortano»

Prosegue il lavoro della Provincia di Padova con i tavoli tecnici per coordinare le azioni di contrasto e contenimento dei cinghiali sui Colli Euganei, soprattutto nella zona delle Vallette a Ospedaletto Euganeo. «Stiamo lavorando tempestivamente – ha detto il vicepresidente della Provincia di Padova Vincenzo Gottardo - assieme alla Prefettura, alla Regione del Veneto,  alla Polizia Provinciale, alle associazioni di categoria, al Parco Colli Euganei, per cercare di trovare delle soluzioni che siano determinanti al problema dei cinghiali. La Provincia di Padova ha incaricato, già la settimana scorsa, un perito balistico per calcolare, soprattutto in zona Vallette a Ospedaletto, il numero di altane che si possono installare per sparare ai cinghiali. Contemporanemente si sta valutando l’inserimento di una recinzione, con rete fissa o con fettuccia elettrica, per contenere all’interno di quest’area, gli ungulati che ormai stanno invadendo anche i territori limitrofi. La situazione è sicuramente sotto controllo, ma va gestita con tempestività. Nel frattempo gli animali continuano ad essere abbattuti e i risultati ci confortano. Le condizioni metereologiche, ovvero la siccità, rende più difficile la sopravvivenza dei cinghiali che si concentrano nelle aree più umide, dove ci sono corsi d’acqua, per cui diventano più ingenti i danni fatti in quelle zone».

Ente Parco

«Le attività di controllo – ha detto Riccardo Masin, presidente Ente Parco e sindaco di Galzignano – vegnono monitorate attentamente dal Parco Regionale dei Colli Euganei che è diventato una sorta di laboratorio per questo problema. Per raggiungere l’obiettivo, le azioni devono essere continue e capillari, non solo nella zona dove vengono ritrovati i cinghiali, ma anche nelle zone limitrofe. Questa sinergia tra i vari Enti, porta sicuramente alla drastica riduzione dei danni alle coltivazioni agricole, ma anche all’incolumità pubblica con gli incidenti. Dal primo gennaio ad oggi sono stati abbattuti 700 cinghiali all’interno dell’area protetta del Parco Colli Euganei. Se l’attività proseguirà con costanza porterà sicuramente a buoni risultati».

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