rotate-mobile
Attualità Piazze / Piazza della Frutta

Suicidi e condizioni nelle carceri italiane, mercoledì la protesta della Camera Penale di Padova

L’associazione che raccoglie gli avvocati penalisti, ha organizzato per il giorno 20 marzo un punto informativo in Piazza dei Frutti per condividere con la cittadinanza le ragioni dello “sciopero” dei penalisti indetto dall’Unione delle Camere Penali Italiane

L'appuntamento è per le 9 e 30 in piazza dei Frutti a Padova per protestare contro le condizioni dei carcerati negli istituti di pena in tutto il paese. Per questo la Camera Penale di Padova, l’associazione che raccoglie gli avvocati penalisti, ha organizzato per il giorno 20 marzo un punto informativo in Piazza dei Frutti per condividere con la cittadinanza le ragioni dello “sciopero” dei penalisti indetto dall’Unione delle Camere Penali Italiane.

«Si tratta di un'iniziativa volta a sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema delle condizioni carcerarie nel nostro Paese, che versano in uno stato ormai insostenibile. Dopo che il 2022 e il 2023 hanno registrato i più alti numeri di suicidi in carcere in Italia dal ’90 ad oggi (rispettivamente 85 e 68 morti), lo scenario nel 2024 si è ulteriormente aggravato: è già arrivato a 25 il macabro conteggio delle morti volontarie negli istituti detentivi italiani dal primo di gennaio», spiega l'avvocato Michele Grinzato.

Un numero, quello citato dal legale, spaventoso ma che non è l'unica causa di morte nelle carceri itialiane. «Vanno aggiunte le morti per malattia, in uno stato complessivamente aggravato dall’insostenibile sovraffollamento carcerario, dalla patologica carenza negli organici di agenti penitenziari, di medici e psichiatri e di operatori sociali. Nonostante l’emergenza umanitaria in atto imponga un cambio di passo immediato, non si è ancora registrata una chiara e netta presa di posizione del Governo volta a rimediare all’ingravescente fenomeno del sovraffollamento, che non può essere affrontato prescindendo da atti di clemenza quali amnistia ed indulto, oltre ad una legiferazione urgente in materia di concessione della liberazione speciale anticipata», prosegue l'avvocato Grinzato. Infine una considerazione che racchiude il senso dell'iniziativa che anche la Camera Penale Nazionale replicherà a Roma nello stesso giorno. «Governo, Parlamento e tutte le forze politiche, dietro la spinta dell’opinione pubblica, devono adottare ogni soluzione possibile per porre fine a questa strage, con la consapevolezza che ogni giorno trascorso senza che siano attuati rimedi idonei a scongiurare la morte, per malattia e per suicidio, negli istituti penitenziari non può che accrescere le responsabilità, politica e morale, di coloro che tale fenomeno hanno l’obbligo di affrontare con rimedi urgenti e inderogabili. Non c’è più tempo». 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Suicidi e condizioni nelle carceri italiane, mercoledì la protesta della Camera Penale di Padova

PadovaOggi è in caricamento