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Attualità Noventa Padovana

Dopo il granchio blu in pentola finisce anche il pesce scorpione

Una nuova emergenza dopo quella legata al granchio blu. Una ricerca su questa specie aliena invasiva frutto della collaborazione tra la scuola Ismi di Noventa Padovana e il laboratorio di ricerca friulano BioRes

Le chiamano specie aliene. Dopo il granchio blu un'altra specie si affaccia nei nostri territori. Vorace e con un tasso di fertilità altissimo, il pesce scorpione, o pesce leone, è diventato ormai un vero pericolo anche nelle acque d’Italia.La prima segnalazione italiana di un esemplare risale al 2017, ora sta infestando i nostri mari.

I danni causati dalla proliferazione sono sia di carattere ecologico che economico. Per fare un esempio gli viene attribuita una distruzione fino al 65% della biodiversità delle specie marine delle barriere coralline, nell'Atlantico occidentale. Si tratta insomma di una nuova emergenza dopo quella legata al granchio blu.C’è però chi ha pensato di metterlo già in pentola avviando un progetto sperimentale legato ai cosiddetti novel food. La collaborazione tra l’Ismi (Istituto Superiore del Made in Italy) di Noventa Padovana in provincia di Padova e i biologi del laboratorio di ricerca friulano BioRes si pone l’ambizioso obiettivo di trasformare in risorsa ciò che al momento è un problema.

I ragazzi delle classi quinte con l’aiuto dei professori, dopo aver cucinato nei precedenti percorsi formativi meduse, alghe e il granchio blu, si sono messi alla prova con questa nuova specie invasiva che sta già creando disordine nel comparto pesca. Si è partiti dallo studio del pesce scorpione per poi valorizzare le sue qualità esplorandone le potenzialità culinarie.

L’idea è stata quindi di formare gli studenti nella manipolazione e la cucina di questo pesce che, una volta privato degli aculei veleniferi, può essere impiegato per le sue carni morbide e saporite. Presenta infatti caratteristiche organolettiche ben strutturate riconducibili a quelle del merluzzo. La sua carne bianca è molto apprezzata, tanto che ai Caraibi viene commercializzato in tutti i mercati locali. Proprio sfruttando le qualità di questa specie gli studenti hanno pensato a due ricette: “Pesce scorpione mantecato” e “Pesce leone alla vicentina”, valorizzando il passaggio storico-culturale con il merluzzo che, per i passaggi storici che lo riguardano, può essere considerato un “antico novel food”. «Il percorso intrapreso – afferma Emanuele Apostolidis, Preside di Ismi – ci ha portato a sperimentare partendo dal presupposto che la novità di oggi potrebbe essere la quotidianità di domani. Con i nostri ragazzi abbiamo elaborato ricette lavorando con meduse, alghe e il tristemente famoso granchio blu. La ricerca in campo enogastronomico fa parte del nostro dna e il progetto relativo al pesce scorpione ne è la conferma. Domenica 21 gennaio nel pomeriggio durante l'open day organizzato dal nostro istituto ragazzi e genitori potranno vedere con i propri occhi come si sperimenta all'interno delle nostre classi».

Il pesce scorpione fritto

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