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Domenica, 28 Aprile 2024
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Niente moschea e tempio induista all'Arcella: «La legge regionale lo impedisce»

L'assessore all'edilizia privata ha spiegato a chi ha acquistato i locali che l'unico modo per aggirarla è una variante urbanistica. Sarebbe però molto onerosa, lunga nei tempi e politicamente divisiva

Non diventerà una moschea l'ex officina di via Donizzetti all'Arcella. A meno che non decidano di percorrere il tortuoso iter della richiesta di variante urbanistica, che oltre ad essere oneroso dovrebbe superare lo scoglio del Consiglio comunale, i bengalesi che hanno acquistato il locale potranno al massimo farlo diventare un luogo di promozione culturale. A porre il veto è la legge regionale anti moschee del 2016, che regola la realizzazione di nuovi luoghi di culto. L'assessore all'edilizia privata Antonio Bressa lo ha spiegato durante un incontro avuto con i rappresentanti dell'associazione bengalese “Ittihad”, che ha acquistato l'ex officina di via Donizetti 7, a San Carlo, con l'obiettivo di realizzare una piccola moschea.

Bressa

«Insieme all'assessore all'urbanistica Ragona abbiamo chiarito loro quali sono le regole vigenti nella nostra Regione per le nuove attività religiose - racconta Bressa - .Questa attività, finché si traduce in promozione sociale, attraverso un'associazione che organizza eventi culturali, doposcuola per i ragazzi e qualsiasi manifestazione possa essere legata agli associati, quindi senza un carico urbanistico sul quartiere, non ha bisogno del via libera del Consiglio comunale. Mentre, se decidessero di realizzare un vero e proprio luogo di culto, quindi con momenti di preghiera formalizzati e celebrazioni legate alla dottrina islamica, entriamo in un altro campo per cui si richiede una variante urbanistica che prevede tutti gli standard ed ovviamente origina un iter molto più complesso. Noi siamo per la libertà di culto e dei popoli, ma questo prevede la legge regionale. Il modo per farle diventare moschee o temoi eisste, ma è un percorso complesso e adesso starà a loro scegliere e decidere». Questo prevede la legge regionale, che ormai 7 anni fa fece molto discutere.

Moschea

La legge non ne vieta la costruzione, ma obbliga ad avere spazi ben regolamentati per ospitare un adeguato numero di persone più volte al giorno ed eventuali parcheggi, esattamente come avviene per le chiese. Quindi sia in via Donizzetti che in via Vecelio (dove un altro spazio è stato acquistato dagli induisti) non si potrà pregare, almeno non in massa e non con celebrazioni fisse. Se bengalesi e indiani decidessero di voler realizzare quindi veri e propri luoghi di culto, dovranno gestire l'onere di una richiesta di variante urbanistica, che però soprattutto in via Donizetti potrebbe essere molto difficile da ottenere.

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