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Zaia: «Benedetto XVI era un amico e un appassionato del Veneto»

Il Governatore ha ricordato le diverse visite che il Papa emerito ha effettuato in regione nel corso del suo mandato e ne ha sottolineato qualità spirituali ed intellettuali senza eguali

La scomparsa del Papa emerito Benedetto XVI ha creato un dolore enorme nelle istituzioni. A cominciare dal governatore Luca Zaia sono state tante le attestazioni pervenute.

Zaia

 «Conservo un bellissimo ricordo di Papa Benedetto XVI. In particolare quando, nel 2011, ho avuto modo di incontrarlo in occasione della sua visita pastorale a Venezia.
Al di là dell’alta e indiscussa levatura teologica e del ruolo di capo della Chiesa cattolica, ho avuto modo di conoscerne e apprezzarne il tratto umano. È un Papa che resterà sempre nei nostri pensieri. Un Pontefice che ha avuto un impegno importante, raccogliendo l’eredità e l’affetto della gente di Papa Giovanni Paolo II, che è stato un’icona, in un pontificato durato oltre 26 anni. Joseph Ratzinger ha proseguito l’impegno di Papa Wojtyla, consapevole della grande figura del suo predecessore. Eredità che, poi, ha lasciato nelle mani di Papa Francesco, con un gesto non semplice, di grande coraggio e responsabilità». E ancora:  «Questo grande Pontefice – sottolinea - ha avuto un rapporto importante con il Veneto, cha ha visitato per tre volte, nei suoi diversi territori. La prima nel 2006 a Verona. Ricordiamo poi il lungo viaggio a Nordest, che l’ha portato a Venezia, dove abbiamo raggiunto assieme Piazza San Marco e poi, il giorno dopo, la grande messa al parco di San Giuliano alla quale parteciparono 200mila persone. Infine, indimenticabile il lungo soggiorno a Lorenzago di Cadore, nel 2007, dove trascorse 16 giorni, conquistandosi l’affetto di tutta la comunità».

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