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La Regione declassa il Policlinico di Abano Terme: rischio chiusura per il Pronto Soccorso

Nonché per i reparti di Ostetricia e Rianimazione. La rabbia del sindaco Barbierato: "Combatteremo con tutte le armi a disposizione per difendere i diritti del nostro territorio"

"No! Così non va!". Federico Barbierato, sindaco di Abano, è un fiume in piena. E ne ha ben donde, alla luce della notizia della decisione da parte della Regione Veneto di declassare il Policlinico termale da presidio ospedaliero a struttura integrativa della rete pubblica. Risultato: il Pronto Soccorso è a rischio chiusura, così come i reparti di Ostetricia e Rianimazione.

La rabbia del sindaco Barbierato

Una decisione che ha fatto andare su tutte le furie il primo cittadino di Abano Terme, il quale ha affidato a un lungo post sul proprio profilo Facebook il suo sfogo: "No! Così non va! La proposta della regione Veneto di togliere all’Ospedale di Abano il riconoscimento di Presidio (riconosciuto come tale dalla giunta regionale già nel 1987 in quanto struttura a servizio del territorio di Abano e Montegrotto e dell’intero bacino termale) e declassandolo a struttura integrativa della rete ospedaliera pubblica, è profondamente lesiva dei bisogni assistenziali dei cittadini del territorio. Nel 2018 sono stati registrati 38.000 accessi di pronto soccorso con un trend in continua crescita e l’Ospedale di Abano è stato inserito nelle reti integrate per la gestione degli ictus, dei traumi, dell’infarto miocardico acuto e, tra i pochi a livello regionale, ha attivato un protocollo assistenziale per la gestione del paziente con dolore toracico acuto. Il venire meno della qualifica di presidio metterebbe a rischio la possibilità di garantire la sopravvivenza dell’attuale sistema di emergenza urgenza in un bacino termale euganeo che conta ogni anno più di 3 milioni di presenze turistiche. Risulta incomprensibile la riduzione di 5 letti di ortopedia all’Ospedale di Abano che tra l’altro è stata inserita dalla Regione stessa nella rete come Centro Traumi di Zona. Analogamente non trova motivo la soppressione dell’attività di Piede diabetico che la Regione stessa aveva designato come centro di riferimento regionale, e che, tra l’altro, è stata riconosciuta come centro di eccellenza nazionale. Non vi sono nemmeno spiegazioni in merito alla soppressione della funzione di neonatologia pediatrica e al contestuale mantenimento dell’Ostetricia. L’ultimo rapporto Agenas, Piano Nazionale Esiti, ha infatti ufficializzato che l’Ospedale di Abano è tra i primi in Italia come qualità dell’assistenza nell’ambito della chirurgia della prostata e della chirurgia protesica. Combatteremo con tutte le armi a disposizione per difendere i diritti del nostro territorio. Uniti possiamo farcela!"

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