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In costante aumento: pubblicato il report sulla popolazione anziana a Padova

«È ormai un dato costante quello dell’aumento della popolazione anziana: in 10 anni abbiamo un aumento del 17,27% di ultraottantenni e del 6,92% di over 65, che corrispondono a circa 3.000 persone nel primo caso e circa 3.500 nel secondo»

«È ormai un dato costante quello dell’aumento della popolazione anziana: in 10 anni abbiamo un aumento del 17,27% di ultraottantenni e del 6,92% di over 65, che corrispondono a circa 3.000 persone nel primo caso e circa 3.500 nel secondo». L'assessora al sociale Marta Nalin inizia così il lungo commento relativo alla pubblicazione del report sulla popolazione anziana a Padova nel 2019, curato dal Settore Programmazione Controllo e Statistica..

Anziani

Prosegue l'assessora Nalin: «Per questo i nostri servizi, e di conseguenza il nostro bilancio, sono orientati nella gestione di una popolazione sempre più anziana. L’anno del Covid-19 ha molto limitato alcune delle iniziative più di successo come i soggiorni climatici, i corsi e le attività ricreative di vario genere, ma confidiamo di poter tornare a realizzare in sicurezza, perché sono fondamentali per garantire il benessere e la vita attiva. Se alcune iniziative sono state limitate altre sono nate da zero anche per rispondere proprio ai bisogni emersi dalla pandemia: penso ad esempio allo sportello psicologico di aiuto, al centralino in grado di rispondere ad ogni domanda e orientare nei servizi come la spesa a domicilio, il supporto digitale per ridurre il gap e permettere le comunicazioni senza problemi anche in tempo di restrizioni, ai progetti più strutturati di monitoraggio come Antenna 19 e a tutte la attività che abbiamo potuto trasferire online come i corsi di lingua. Certo non è stato semplice e, come ho già avuto modo di dire, la pandemia ci ha costretti a rivedere completamente i servizi sociali e ci impone un ulteriore sforzo per affrontare l’incertezza dei prossimi mesi mentre prosegue la campagna vaccinale».

Vaccinazione

Conclude Marta Nalin: «La vaccinazione della popolazione anziana metterà in sicurezza un’ampia fetta della popolazione, la più fragile, e ci auguriamo questo sia il primo passo per uscire, insieme, dall’emergenza. In questo momento tutte e tutti stiamo attraversando momenti di difficoltà. Ansia, stress e paure riguardano e riguarderanno sempre di più tutte le persone, senza distinzione anagrafica e di reddito. A noi il compito di avere un occhio di riguardo per le fasce più fragili, sulle quali possono avere conseguenze importanti. Allo stesso tempo da prima della pandemia proviamo a mettere in campo azioni che hanno l’obiettivo di invertire il trend: proviamo a costruire una città più attrattiva per le persone giovani e le giovani coppie, con servizi di supporto indirizzati a loro. Bonus per i figli, bonus affitti, ma anche iniziative orientate a costruire una città più viva. Abbiamo in mente di costruire iniziative di incentivo alla popolazione studentesca perché diventi residente e allo stesso tempo credo sia giunto il momento di iniziare ad interrogarci su quali possano essere gli incentivi per la residenzialità. Se penso ad esempio che il quartiere centro è il più popolato di anziani, credo sarebbe necessario costruire politiche di sgravi per incentivare le giovani persone ad abitare il centro. Promuovendo infatti forme di convivenza si riesce a costruire una città più inclusiva, e a evitare le “ghettizzazioni”».

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