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Martedì, 30 Aprile 2024
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Cambiano le regole sotto il Salone: l'ordinanza che obbliga le 44 ore di apertura

In accordo con i rappresentanti del Consorzio, il sindaco ha formato il provvedimento preparato insieme all'assessore al commercio, Antonio Bressa. Cancelli aperti dalle 5 alle 24 per tutelare il valore storico culturale e settimana corta in estate

Il sindaco Sergio Giordani ha firmato l'ordinanza che rivoluzionerà l'attività dei commercianto di Sotto il Salone. Tutte le botteghe saranno obbligate a garantire 44 ore settimanali di apertura da ottobre a maggio e 40 nel periodo estivo da giugno a settembre. Cancelli aperti dalle 5 di mattina a mezzanotte. Ovviamente, trattandosi di attività diverse, potranno coprire gli orari in base alle esigenze. I macellai probabilmente saranno operativi dalle 6, ma cartolerie, bar e profumerie, valuteranno in base alle necessità. L'obbligo riguarda il monte orario e ogni attività entro il primo aprile (quando entrerà in vigore l'ordinanza) dovrà esibire all'esterno gli orari e i giorni di apertura. Prima c'era solo un disciplinare che prevedeva 46 ore, ma con nessun obbligo e controllo, tant'è che c'erano attività che magari aprivano 2 ore al giorno. Ora c'è un'ordinanza che include anche una multa da 250 euro per chio la viola.

La bellezza del Salone

Leggendo l'ordinanza firmata ieri 23 marzo dal sindaco, si intuisce quanto l'amministrazione consideri il Salone una risorsa turistica: «Sottolineato che il Palazzo della Ragione è uno degli otto luoghi del centro storico che conservano straordinari cicli pittorici ad affresco del Trecento e che nella loro unità sono stati inseriti nella World Heritage List – Lista del Patrimonio Mondiale Unesco, con il nome di Padova Urbs Picta - si legge - .Tenuto conto che le botteghe del Sotto il Salone occupano da 800 anni il piano terra del duecentesco Palazzo della Ragione e che la loro particolarità sta nel fatto che mantengono nel loro insieme anche oggi, unitamente alle piazze, la funzione principale di mercato cittadino. Precisato altresì che le attività storiche di Sotto il Salone sono degne di una particolare tutela da parte dell'amministrazione comunale, vista la necessità, sottolineata anche dalla Soprintendenza, della conservazione del carattere storico-culturale dell'intero complesso immobiliare. Considerato che in virtù della sua peculiare connotazione di sito storico/culturale nonchè turistico, Sotto Salone è oggetto di apposito regolamento e ritenuto di dover intraprendere azioni promuovano un’immagine indirizzata ad esaltare la ricchezza dell’offerta del sito contemperando le esigenze degli imprenditori con quelle dei turisti e clienti che sempre più numerosi frequentano il “Sotto Salone” e necessitano un’informazione chiara su orari di apertura e chiusura.

La storia

I negozi sotto il Salone sono un compendio unitario che è stato individuato anche dalla Regione Veneto come luogo storico del commercio. Tutti i banchi e i negozi sono di proprietà del Comune e messi a disposizione dei commercianti attraverso lo strumento giuridico della “concessione precaria onerosa”, non essendo possibile applicare le norme relative alla locazione. Le attuali concessioni scadranno il prossimo 31 dicembre in forza della proroga di un anno deliberata dall’amministrazione lo scorso anno in considerazione dell’emergenza Covid. Sono 50 in tutto, di cui 3 attualmente vuoti e appetibili.

Bressa

«Un passo importante condiviso con il Consorzio dei commercianti di Sotto il Salone per garantire in questo luogo così significativo per la vita dei padovani e per la nostra offerta turistica una consona ed estesa apertura delle attività oltre a indicazioni più chiare ai clienti - spiega l'assessore al commercio, Antonio Bressa - .Come da regolamento abbiamo infatti previsto degli orari minimi di apertura che dovranno essere esposti a lato di ogni bottega, orari che tengono conto delle esigenze delle varie attività insediate e della particolare valenza del luogo. Il nostro impegno è di mantenerlo sempre vivo per chi lo frequenta in città o lo scopre venendo da fuori. Continuiamo così il percorso di valorizzazione di un antico mercato coperto che è nel cuore di tutti i padovani»

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