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«Volevo indietro la mia vita, e l'ho avuta»: la storia di Tommaso, che ha sconfitto il tumore al testicolo

Due interventi, la chemioterapia, la sfida vinta, l’insegnamento per la vita: «Non mollate mai!»

«A dicembre 2018 faccio un’ecografia testicolare perché mi accorgo che sul testicolo c'è qualcosa di duro. Tutto avrei pensato, tranne che a un tumore». Tommaso, studente universitario residente a Venezia, ha 26 anni quando scopre di avere il cancro.

Tommaso

«Il primo impatto è pesantissimo perché la malattia era un concetto lontano da me soprattutto e dalla mia vita che ruotava attorno allo studio, alla pallacanestro e alla mia fidanzata. È stata dura vedere impaurite le persone che amo, preoccupate per me e per il mio futuro». Tommaso guarda in faccia la realtà e stringe i denti: il suo obiettivo è guarire e far tornare a sorridere la sua famiglia, la sua ragazza, gli amici. «Fin da subito i medici dell’Istituto Oncologico Veneto sono stati ottimisti: “Da questo tumore si guarisce” mi ripetevano e, con questa frase a farmi coraggio, a gennaio 2019 mi opero per rimuovere il cancro. All'inizio sembra bastare, invece arriva un altro stop: "I marcatori tumorali non scendono, salgono velocemente… Bisogna iniziare la chemio”. Mi aspettano tre mesi scanditi da quattro cicli di chemioterapia, mesi faticosi e difficili, che affronto pensando alle persone che continuano a starmi vicino. Nel frattempo cerco di adattarmi alla mia nuova situazione, cerco la normalità tra i libri dell’università, le passeggiate e le partite di pallacanestro viste in tv». I medici sono ancora ottimisti, ma sempre cauti: la Tac di controllo rileva altri linfonodi da rimuovere. Un secondo intervento, un nuovo stop, un altro boccone amaro da digerire, «Forse il più duro - confida Tommaso - perché pensavo di avercela fatta, ormai. Ero stanco, stanco di essere stanco, di stare male, di sottopormi a interventi e terapie che avevano stravolto la mia vita. Volevo riavere indietro la mia vita, quella di prima, quella di un ragazzo di 26 anni! Finalmente, a 20 giorni dall'intervento arriva la notizia: "È tutto finito, puoi iniziare il periodo di follow-up”. Torna il sorriso a me e a tutti, mi sento ripagato della fatica, di tutte le preoccupazioni, di tutto il buio». Tommaso riprende le redini del suo quotidiano, e lo abita fino in fondo. «Quella era la frase che aspettavo da tempo e che ha ripagato tutta la fatica e le preoccupazioni di tanti mesi. Fin dall’inizio non ho pensato nemmeno per un attimo di non potercela fare. L’unico obiettivo su cui ero concentrato era sentirmi dire quella frase: “Hai concluso positivamente il percorso”. Il resto non mi interessava più, volevo solo vincere la sfida! Ed ora sono qui, a due anni dalla fine di tutto, a proseguire con i miei controlli e a dirvi: non mollate mai!».

Movember

«Dopo l’Ottobre Rosa dedicato alle donne, ecco che l’Istituto Oncologico Veneto sta promuovendo una nuova edizione di Movember per sensibilizzare su alcuni tra i tumori più diffusi tra gli uomini: non ci stancheremo mai - commenta il direttore generale, Patrizia Benini - di invitare alla prevenzione, all’alert dato dai primi sintomi. Una diagnosi precoce aumenta le chance di guarigione, come è capitato a Tommaso. Il realistico ottimismo dei medici, dopo un lungo percorso terapeutico, ha portato al lieto fine». Come da consolidata tradizione, il mese di novembre allo IOV è “Movember” ovvero incentrato sulla campagna di sensibilizzazione sui tumori maschili, in particolar modo a testicoli e prostata, in collaborazione con il mondo del rugby. Ci stanno accompagnando infatti nel progetto di promozione della prevenzione più di 100 rugbisti di 5 squadre: Patavium Rugby C.F. di Selvazzano Dentro, Valsugana Rugby Padova, Zebre Rugby Club di Parma, Benetton Rugby Treviso, Rugby Rovigo Delta. Oltre ai rugbisti, anche i barbieri: durante tutto il mese di novembre, Barberino’s, Toni e Miki Barber Shop, Paper Punch Barber Shop stanno mettendo a disposizione le loro forbici e il loro talento per sensibilizzare e raccogliere fondi per la ricerca sui tumori maschili. In questo mese lo IOV ha inoltre organizzato dirette a tema con lo specialista sui suoi canali social. Infine, tutti hanno la possibilità di indossare i nostri baffi (come ha fatto l'équipe di Urologia Oncologica di Castelfranco). Infatti, presso l’Istituto sono disponibili le mascherine personalizzate Movember for IOV, con tanto di baffo in bella vista e le ormai famose spillette Movember. Per saperne di più: comunicazione.marketing@iov.veneto.it.

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