rotate-mobile
Attualità

Rientrate al Santo le opere di Donatello prestate a Firenze, Londra e Berlino

Si tratta del Crocifisso, del Miracolo della Mula e dell’Imago Pietatis, fondamentali opere in bronzo del maestro fiorentino nel periodo padovano. Un’operazione culturale e scientifica di grande respiro internazionale

Sono rientrate le opere di Donatello che erano state prestate per le mostre di Firenze, di Berlino e del Victoria and Albert Museum, quest’ultima dal titolo “Sculpting the Renaissance” (Scolpire il Rinascimento), a cura di Peta Motture. Si tratta del Crocifisso, del Miracolo della Mula e dell’Imago Pietatis, fondamentali opere in bronzo del maestro fiorentino nel periodo padovano. Si conclude così una grande operazione di respiro internazionale, un ciclo di tre eccezionali appuntamenti con la scultura di uno dei grandi protagonisti dell’arte italiana. Le precedenti occasioni erano state, con il titolo di ”Donatello – L’Inventore del Rinascimento”, a Firenze (Palazzo Strozzi e al Museo Nazionale del Bargello, curata da Francesco Caglioti) e ai Musei Nazionali di Berlino, a cura di Neville Rowley, responsabile di arte italiana antica e della collezione di scultura presso la Gemäldegalerie, insieme allo stesso Caglioti, Laura Cavazzini e Aldo Galli.

La mostra

La mostra di Firenze, in particolare, aveva vinto il prestigioso Apollo Award negli Stati Uniti come la migliore del 2022 a livello mondiale, ed è stata ritenuta in assoluto la migliore dell’anno anche da Il Giornale dell’Arte.
«Il ritorno delle opere di Donatello al Santo è la chiusura di un cerchio di degna celebrazione del genio del maestro fiorentino, iniziato con la mostra di Firenze, proseguito poi a Berlino e a Londra in sedi museali tra le più prestigiose d’Europa - dichiara il Delegato Pontificio, Arcivescovo Fabio Dal Cin - .Sono state mostre di altissimo livello scientifico, con capolavori prestati dalle istituzioni italiane e straniere al fine di raggiungere un obiettivo altissimo. Si trattava di fare un punto sugli studi su Donatello e di diffonderne la conoscenza a un pubblico italiano e internazionale. Obiettivo evidentemente centrato perché la mostra fiorentina è stata giudicata dalla stampa specializzata la più importante del mondo del 2022, e anche quelle successive hanno avuto eccezionale riscontro di critica e di pubblico. È motivo di soddisfazione per la Delegazione Pontificia aver potuto contribuire in modo significativo alla riuscita di questi grandi eventi scientifici e divulgativi, che hanno valorizzato ulteriormente e ai massimi livelli il patrimonio culturale della Basilica del Santo».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Rientrate al Santo le opere di Donatello prestate a Firenze, Londra e Berlino

PadovaOggi è in caricamento