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Turismo più caro, da luglio aumenta la tassa di soggiorno

L'assessore Colasio: «Gli incrementi sono di 0,5 euro per gli alberghi dalle 3 stelle in su, mentre abbiamo riallineato le aliquote relative del sistema extra alberghiero, che in alcuni casi è passato da 1 a 2 euro in altri da 1 a 2,5 in linea con quanto è praticato in altre città turistiche paragonabili alla nostra»

«»Sarà approvata in Giunta la prossima settimana, la delibera che rimodula, per la prima volta dalla sua introduzione nel 2012, le tariffe della tassa di soggiorno.  Negli ultimi anni Padova ha visto un significativo aumento delle presenze turistiche, che  la colloca tra le mete più gradite tra le medie città a livello nazionale.  Una crescita spinta dal riconoscimento UNESCO per i cicli affrescati del ‘300, ma anche da un’articolata strategia che ha portato a Padova grandi mostre di livello internazionale, così come eventi musicali, di intrattenimento e sportivi capaci di attrarre decine di migliaia di persone.  In questi anni, inoltre si è assistito ad una evoluzione dell’offerta per pernottamenti e soggiorni di breve durata, mediata da piattaforme web e portali tematici che ha portato a un costante aumento del numero degli alloggi offerti in locazione turistica.

L'imposta

L’imposta di soggiorno, come previsto dalla legge, è una tassa di scopo, il gettito è cioè vincolato al finanziamento di interventi relativi al turismo,  come ad esempio azioni a   sostegno delle strutture ricettive, come campagne  di marketing e comunicazione  a promozione del territorio. La rimodulazione delle tariffe, che entrerà in vigore dal prossimo primo luglio per dare modo alle strutture di adeguarsi, è stata discussa e condivisa con le principali associazioni del settore ricettivo e turistico della città.  La rimodulazione dove applicata, va da 0,5 a 1,5 euro a seconda della tipologia ricettiva e del suo livello, e assicurerà un gettito aggiuntivo per il 2024 di circa 470 mila euro.

Colasio

L’assessore al turismo Andrea Colasio sottolinea: “Tenendo conto dei dati generali che sono di un fortissimo incremento degli arrivi e delle presenze turistiche che stiamo registrando, in questi ultimi  anni e del notevole impegno profuso e degli investimenti fatti dall’amministrazione comunale nelle campagne marketing, che anche in queste settimane sono sui principali media e tv nazionali, gli investimenti fatti nel nostro polo museale e quelli per le grandi mostre, abbiamo valutato una leggera rimodulazione della tassa di soggiorno. Gli incrementi sono di 0,5 euro per gli alberghi dalle 3 stelle in su, mentre abbiamo riallineato le aliquote relative  del sistema extra alberghiero,  che in alcuni casi è passato da 1 a  2 euro in altri da 1 a 2,5 in linea con quanto è praticato in altre città turistiche paragonabili alla nostra.

La promozione turistica

Parallelamente abbiamo presentato alle categorie del settore ricettivo e turistico della città,  un piano strategico d’azione per la promozione turistico culturale della città che è  stato pienamente condiviso. Le associazioni del settore hanno anche apprezzato quanto stiamo facendo nel campo dell’incoming, quindi IAT, gestione del Sito di Destinazione, le grandi mostre, i musei, le iniziative per il Natale.  Con le maggiori entrate della tassa di soggiorno potremo rafforzare le politiche di promozione turistica, (e voglio ricordare che dalla sua istituzione nel 2012, cioè ben 12 anni fa non era mai stata toccata) che naturalmente è legato alla Urbs picta, all’aumento e qualificazione dell’offerta museale, e al proseguimento della politica delle grandi mostre”.

Bressa

L’assessore alle attività produttive Antonio Bressa spiega: “Dopo 12 anni dall’istituzione dell’imposta di soggiorno era opportuno un aggiornamento delle tariffe per allineare Padova alle altre città di riferimento in quanto a dimensione e attrattività turistica e in considerazione del cambiamento di scenario che ha visto un crescente peso delle locazioni turistiche all'interno delle abitazioni sul totale della capacità di accoglienza della città. Grazie alle risorse dell'imposta di soggiorno potremo dare continuità alle azioni di marketing territoriale che hanno portato a registrare a Padova il dato record di oltre un milione e settecentomila pernottamenti. Come abbiamo condiviso con le associazioni di categoria quello che stiamo mettendo in atto è un vero e proprio investimento per la crescita turistica di Padova i cui benefici si riversano su tutta l'economia della città”.

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