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Piano territoriale di coordinamento provinciale, primo incontro per discutere della variante

I temi centrali sono la tutela ambientale, con un potenziamento delle misure a difesa del paesaggio naturale e rurale. Ampio spazio verrà dedicato anche alle questioni legate ai rischi idrogeologici e alle misure di adattamento ai cambiamenti climatici

Si è tenuto nella sede della Provincia di Padova il primo incontro finalizzato alla definizione del percorso partecipato per la redazione della Variante al Ptcp - Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale. A fare gli onori di casa il vicepresidente della Provincia di Padova, Daniele Canella, e in Sala del Consiglio molti sindaci, assessori e tecnici dei comuni del Padovano.

Piano terrritoriale di coordinamento provinciale

Sul tavolo, la necessità di aggiornare gli strumenti di pianificazione territoriale per adeguarli alle profonde trasformazioni in atto: un lavoro imponente e necessario, per il quale sono stati illustrati agli amministratori i vari passi teorizzati dall’Ufficio Pianificazione Territoriale-Urbanistica della Provincia, insieme all’architetto Giancarlo Ghinello, responsabile incaricato del progetto. n prima battuta, si dovrà revisionare il quadro conoscitivo territoriale, al fine di acquisire un'analisi socioeconomica e ambientale il più possibile aggiornata; particolare attenzione verrà dedicata all'analisi delle trasformazioni urbane e del consumo di suolo. Il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale acquisisce, previa verifica, i dati e le informazioni necessarie alla costruzione del quadro conoscitivo territoriale provinciale. Questo processo di acquisizione e verifica delle informazioni è fondamentale per garantire la coerenza con gli indirizzi per lo sviluppo provinciale, con riguardo “alle prevalenti vocazioni, alle caratteristiche geologiche, geomorfologiche, idrogeologiche, paesaggistiche ed ambientali”.

I temi centrali

Temi centrali sono infatti la tutela ambientale, con un potenziamento delle misure a difesa del paesaggio naturale e rurale. In questo senso, il Piano terrà conto anche degli indirizzi della strategia nazionale sulla biodiversità. Ampio spazio verrà dedicato anche alle questioni legate ai rischi idrogeologici e alle misure di adattamento ai cambiamenti climatici, per garantire la sicurezza dei centri abitati anche in caso di eventi estremi.

Daniele Canella

Daniele Canella ha così commentato: «Stiamo compiendo il primo passo in un lungo percorso che la Provincia è chiamata ad affrontare. Siamo i primi a livello regionale a intraprendere una variante al PTCP, un piano iniziato vent'anni fa, ed è giunto il momento di metterci mano e di rivedere le strategie, soprattutto per lo sviluppo armonico e concreto dell'intero territorio provinciale. Oggi abbiamo condiviso lo scopo di rendere il PTCP uno strumento di pianificazione partecipata ed integrata, capace di coniugare crescita e tutela del territorio attraverso un processo di coinvolgimento attivo dei Comuni, ecco perché oggi ci siamo confrontati con i rappresentanti e lo faremo nel prossimo futuro: per redigere una variante condivisa che sappia traghettare lo sviluppo del Padovano verso obiettivi moderni e concreti di sostenibilità». Molti i temi da sviluppare, prosegue Canella: «Sarà l’occasione per ripensare la strategia del sistema produttivo, attualizzandolo. Allo stesso tempo, sarà fondamentale considerare il ripensamento delle tematiche legate all'energia, alla difesa del suolo e alla sostenibilità ambientale, inclusa la lotta ai cambiamenti climatici. Sarà anche l'occasione per discutere della viabilità, prevedendo nel piano la costruzione del nuovo ospedale di Padova e il sistema del tram attualmente in fase di implementazione. Questo porterà alla progettazione di una viabilità corollaria sensata, collegando tutti questi elementi in un unico quadro coerente. Pensiamo anche di inserire nella pianificazione un piano della ciclabilità su base provinciale, delineando gli sviluppi ciclabili sia per l'aspetto urbano che per quello turistico e rurale».

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