rotate-mobile
Cronaca Albignasego

Si è dato alla pazza gioia usando la carta di credito aziendale

Un ragazzo di 23 anni che per qualche mese ha prestato servizio in un'azienda di Albignasego, si è scaricato sul suo smartphone i dati sensibili del dispositivo e ha speso in un anno quasi 35mila euro all'insaputa del capo

Dipendente infedele conduce una vita da "sogno" con i soldi del suo datore di lavoro. Il giochino è andato avanti un anno, ma alla fine i nodi sono venuti al pettine. Lo scorso anno un giovane della cintura urbana era stato assunto in una ditta di Albignasego. Un’opportunità di lavoro che il ragazzo non ha saputo coltivare anzi, non appena ne ha avuto l’occasione, ha “tradito” il suo datore di lavoro e, avuta la disponibilità della carta di credito del suo titolare per effettuare un’operazione d’ufficio, ha caricato i dati della carta aziendale sui suoi dispositivi per poterne disporre a piacimento. Terminato il rapporto di lavoro, dal febbraio dello scorso anno ha iniziato un lento e progressivo salasso del conto del ex titolare: essendo la carta attestata su un conto che la vittima non utilizzava per le movimentazioni ma come fondo risparmi, il giovane indisturbato ha effettuato acquisti e pagamenti di beni e servizi in maniera sempre più disinibita, arrivando a spendere cifre esorbitanti.

L'indagine

Il 26 febbraio il titolare della carta si è recato in banca e ha constatato movimenti anomali, operazioni a lui totalmente sconosciute. Dagli estratti conto ha potuto scoprire che dal febbraio 2023 in poi gli è stata sottratta la somma di quasi 35mila euro. Bloccata immediatamente la carta, si è recato dai carabinieri della stazione di Albignasego a sporgere denuncia con l'obiettivo di risalire al colpevole. L’immediata attività di indagine svolta dai militari, attraverso l’incrocio di dati e le immagini estrapolate dai circuiti di videosorveglianza dei bancomat e dei negozi dove sono stati effettuati prelievi  ed acquisti, ha permesso di individuare il sospetto e, su delega della Procura della Repubblica di Padova, i carabinieri ieri 6 marzo hanno eseguito una perquisizione presso la sua abitazione. Quando i carabinieri hanno bussato alla sua porta e hanno informato l’ex dipendente di quanto stavano cercando, si è subito arreso all’evidenza dei fatti e ha consegnato i dispositivi dove erano registrati i dati ammettendo la propria responsabilità. L'indagato di 23 anni, fino a ieri sconosciuto alle forze dell'ordine, dovrà rispondere all’autorità giudiziaria di indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Si è dato alla pazza gioia usando la carta di credito aziendale

PadovaOggi è in caricamento