rotate-mobile
Cronaca Curtarolo

Bancarotta fraudolenta in azienda di Treviso: un arresto a Curtarolo

La finanza ha stretto le manette ai polsi a due ex manager di una società di macchinari industriali per il settore vitivinicolo, la Velo. Estromettendo la famiglia dalla partecipazione azionaria, avrebbero depauperato l'attività

Bancarotta fraudolenta e appropriazione indebita. Sono i reati di cui risultano imputati due ex manager di una società, la Velo, leader mondiale nella produzione e commercializzazione di macchinari industriali per il settore vitivinicolo, arrestati dalla Guardia di Finanza di Treviso. In manette sono finiti un trevigiano di Portobufflè e un padovano di Curtarolo, attualmente ai domiciliari su disposizione del gip del tribunale della marca, che ha condiviso le ipotesi investigative degli inquirenti e del pm, ravvisando gravi indizi di colpevolezza nonchè il concreto pericolo di reiterazione delle condotte illecite.

IL PIANO. Secondo le fiamme gialle, i due indagati, amministratori pro tempore della società, attraverso numerosi atti e delibere fatte in palese conflitto di interessi con i vertici societari, avevano ideato e realizzato un disegno volto al progressivo depauperamento del patrimonio aziendale, al fine di impossessarsi di importanti e strategici asset operativi della compagine trevigiana utilizzando terze imprese riconducibili a loro stessi. I militari del nucleo di Polizia tributaria di Treviso hanno accertato, tra l'altro, una fitta rete di incroci, compartecipazioni e collegamenti soggettivi tra i due amministratori e le imprese in cui era confluito gran parte del patrimonio aziendale. L'ingegnoso piano aveva permesso ai due manager di estromettere la famiglia Velo dalla partecipazione azionaria maggioritaria detenuta in quattro società controllate, di cui una con sede in Argentina. Quest'ultima era stata acquistata nel 2012 da una società di diritto statunitense, riconducibile ai due arrestati, con il chiaro intento di distrarre una cospicua parte dell'attivo patrimoniale, pari a circa 3 milioni di dollari, in danno dei soci e dei creditori.

NEL DETTAGLIO. I proprietari dell'azienda, Antonio e Loretta Velo, avevano chiesto ai due manager di rilanciare la società. Il piano architettato prevedeva l'avvio di tre nuove aziende controllate dalla Velo Spa. Ecco che sono nate la Velo Automation & Service, officina Velo e Velo Engineering, la cui proprietà è della Velo Spa per il 60%, il restante 40% invece appartiene a metà ai due manager. Questi ultimi due avrebbero poi convocato un'assemblea escludendo i proprietari e firmando in fretta e furia una delibera per la cessione della Velo Argentina a un'azienda statunitense che apparteneva a uno dei due manager. Il pagamento sarebbe dovuto avvenire a rate ma, oltre ad aver svalutato la ditta (con una proposta di cessione di 3 milioni di dollari), nessuna di queste rate sarebbe mai stata pagata.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Bancarotta fraudolenta in azienda di Treviso: un arresto a Curtarolo

PadovaOggi è in caricamento