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Cronaca

Giornalisti a palazzo Moroni solo per conferenze di calendario: è polemica

L'accesso degli organi di stampa nella sede del comune patavino non sarà più libero. A deciderlo un provvedimento introdotto dall'amministrazione Bitonci

Palazzo Moroni non sarà più ad accesso libero per i giornalisti. L'amministrazione Bitonci ha infatti introdotto un provvedimento volto a disciplinare l'ingresso degli organi di stampa nella sede del comune di Padova.

DELIBERA. Per entrare nelle aule comunali i giornalisti saranno dotati di un badge che verrà consegnato loro in portineria, su consegna di un documento di indentità, e l'accesso sarà coordinato dall'ufficio stampa del comune che comunicherà un calendario di conferenze stampa, di norma lo stesso giorno, al termine del dopo Giunta, nonchè eventuali eventi programmati. Non sarà dunque permesso nè l'accesso nè la sosta all'interno del municipio fuori dagli orari fissati.

PRECEDENTE. Non è la prima volta che a Padova si ricorre a questo tipo di limitazioni nell'accesso a palazzo Moroni. Lo scorso anno, a febbraio, era stata messa a punto dal capo di gabinetto del sindaco, Andrea Recaldin una regolamentazione che tra i vari punti metteva personale dipendente, amministratori, nella condizione di poter accedere esibendo il proprio badge mentre per i giornalisti il tesserino dell’ordine.

BERTI. “Palazzo Moroni non è la cassaforte dei panni sporchi di Bitonci – tuona il capogruppo M5S in consiglio regionale, Jacopo Berti – è la casa dei padovani, da molto prima che l’ex sindaco di Cittadella la occupasse. È un palazzo di cristallo e tale deve rimanere, senza le sozzure e il torbidume di questo sindaco. Mi chiedo che cosa avrà mai da nascondere Bitonci con questa mossa – prosegue Berti – queste situazioni ci ricordano perché l’Italia è al 77esimo posto per la libertà di stampa”.  

BETTO. “Palazzo Moroni è la casa dei padovani, non è l’abitazione privata di Bitonci, il sindaco deve capire che ci sono delle cose che non gli sono consentite – gli fa eco la consigliera comunale Francesca Betto - da quando ci siamo insediati ci battiamo in tutte le sedi per avere maggiore trasparenza in comune a Padova faremo un esposto per far fermare questa agghiacciante iniziativa. Prima il bavaglio alle istituzioni poi anche all'informazione”.

ALTAVILLA. Il consigliere comunale Giuliano Altavilla parla infine di “paura e delirio a Padova, il sindaco perde i pezzi, si sente accerchiato e inizia ad azioni di panico la prossima iniziativa sarà quella di far palare i propri consiglieri solo in playback. Fino a che punto dobbiamo arrivare prima che i moderati di Padova dicano di averne abbastanza di Re Sole Bitonci?”.

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