Cellulari e droga in celle carcere di Padova nonostante ultimi arresti
Il sindacato della polizia penitenziaria riferisce del ritrovamento, negli ultimi due giorni, di quattro telefonini e di cinque pastiglie di droga sintetica. A luglio la squadra Mobile aveva già scoperto un "giro"
Droga e cellulari continuerebbero a "girare" tra i detenuti del carcere Due Palazzi di Padova, nonostante il repulisti di appena due mesi fa da parte della squadra Mobile euganea che, al termine di una lunga indagine incentrata proprio su uno smercio di benefit tra cui stupefacenti e telefonini, aveva portato lo scorso 8 luglio all'esecuzione di 14 misure cautelari, tra cui l'arresto di sei agenti di polizia penitenziaria e un avvocato. Stando a quanto riferisce il segretario del Sindacato autonomo di polizia penitenziaria (Sappe), Donato Capece, nonostante il recente blitz, quattro cellulari sarebbero stati scoperti in due giorni dalle guardie nelle celle occupate da detenuti italiani e stranieri, assieme a cinque pastiglie di droga sintetica.
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LE SOLUZIONI. "È un episodio inquietante - ha commentato Capece - Queste situazioni dovrebbero far riflettere l'amministrazione circa la vulnerabilità del nostro sistema penitenziario: eppure, poco o nulla viene fatto dal dipartimento dell'amministrazione penitenziaria. Basti pensare ad alcune soluzioni rapide ed efficaci, come la possibilità di schermare gli istituti penitenziari per neutralizzare la possibilità di utilizzo di qualsiasi mezzo di comunicazione non consentito".
