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Cronaca Cittadella

Stroncato un commando dedito alle rapine alle sale slot

I carabinieri della Compagnia di Cittadella, a cavallo tra il 20 e il 21 settembre hanno notificato un'ordinanza a carico di 4 giostrai dimoranti in provincia di Treviso. L'indagine è partita dopo due azioni criminali commesse nell'alta padovana

Disarticolata una banda di giostrai dedita alle rapine alle sale slot e a commettere reati contro il patrimonio. Nella notte tra il 20 e il 21 settembre i carabinieri della Compagnia di Cittadella, coordinati dal pubblico ministero Benedetto Roberti e la collaborazione della territoriale trevigiana hanno notificato quattro misure cautelari a carico di altrettanti indagati.

Chi sono

Nei guai è finito un uomo di 35 anni di Paese (Treviso), presunto responsabile delle rapine e di analoghe azioni delittuose commesse il 24 luglio 2022 a Bussolengo (Verona) e il 25 luglio 2022 a Rubano, oltre a svariati furti su auto e indebito utilizzo di carte di credito perpetrato nelle province di Padova, Vicenza e Treviso tra settembre e ottobre 2022. Lo stesso è considerato anche l'autore in concorso del furto di gasolio all'interno di un cantiere edile avvenuto a Riese Pio X tra il 26 e il 29 settembre 2022. Per lui è scattata la traduzione in carcere. Ai domiciliari sono invece finiti un uomo di 44 anni di Istrana (Treviso),  presunto responsabile in concorso con gli altri indagati di una serie di furto su auto e uso indebito di carte di credito avvenuti tra settembre e ottobre 2022 tra Padova, Vicenza e Treviso. Con lui anche un ventiseienne di Vedelago (Treviso) presunto responsabile in concorso con gli altri indagati di furti su auto e indebito utilizzo di carte di credito. Meno pesante, ma sempre oggetto di misure restrittive la posizione di un trentaquattrenne di Vedelago (Treviso), anch'egli indagato per furto di gasolio, cui è stato imposto l'obbligo di dimora a Vedelago.

Le rapine

Per commettere le rapine alle sale slot e fuggire a giochi fatti è stata utilizzata una Fiat 500 bianca, rubata a Castelfranco Veneto il 2 luglio 2022 e rinvenuta poi bruciata nel comune di San Zenone degli Ezzelini e sulla quale sono state applicate le targhe rubate ad un veicolo analogo. Dal luogo del rinvenimento è stata vista allontanarsi una Fiat Punto poi risultata in uso ad uno degli indagati. Le rapine che vengono contestate agli indagati sono state commesse il 2 luglio 2022 a Curtarolo e San Martino di Lupari. Ritenuto plausibile che il gruppo malavitoso potesse commettere altri reati ai danni di obiettivi simili a quelli già colpiti, è stata avviata un'attività su scala regionale che ha permesso di individuare ulteriori due rapine avvenute il 24 luglio 2022 a Bussolengo (Verona) e il 25 luglio 2022 a Sarmeola di Rubano, che, per mezzi utilizzati e composizione del gruppo d'azione, sono stati attribuiti agli stessi autori dei precedenti assalti. 

L'indagine

Le indagini condotte dal Norm di Cittadella hanno permesso di individuare alcune auto "pulite", utilizzate per giungere nelle aree degli eventi criminosi, riconducibili a persone di origine "giostrai-sinti" gravitanti nelle province di Verona e Treviso e di mettere in correlazione tali eventi tra loro. Gli eventi esaminati e gli indizi raccolti hanno permesso alla Procura della Repubblica presso il tribunale di Padova di riunire i vari procedimenti con l'avvio di delicate e complesse attività tecniche nei confronti di alcuni personaggi individuati come appartenenti alla banda di rapinatori, permettendo di raccogliere sufficienti indizi sul conti degli indagati. 

Episodi chiave

Il 21 novembre 2022 a Verona i militari del Norm  si sono posti all'inseguimento di una Audi RS6, con targa tedesca, con a bordo due degli indagati. In tale circostanza i fuggitivi a folle velocità hanno percorso le strade di Verona anche contromano, causando tre incidenti stradali e il ferimento di una persona giudicata guaribile in 7 giorni. Tutto questo ha portato all'arresto dei due per resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali ed omissione di soccorso. A dicembre 2022, inoltre, sono state eseguite 7 perquisizioni domiciliari nei confronti anche dei destinatari dell'ordinanza odierna che hanno permesso di raccogliere ulteriori indizi di reità a loro carico. 

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