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Cronaca

Coronavirus, Zaia: «Già da martedì il Veneto non sarà certo quello di oggi»

Spiega il Governatore del Veneto: «Domani conto di presentare la nuova ordinanza regionale, pensiamo di riassettarlo in proporzione a questo "finto lockdown" perché per me la mezza chiusura è un'apertura»

«Siamo arrivati a 190.912 tamponi effettuati, e anche ieri i dimessi sono superiori ai ricoverati. Le restrizioni? Difficile parlare ancora di "misure restrittive" con tre quarti del Veneto e dell'Italia che sono aperti o possono riaprire. Non è polemica, ma a questo punto mi programmo e mi concentro anche sulle misure di protezione dei cittadini. Domani conto di presentare la nuova ordinanza regionale, non vi anticipo nulla perché stiamo vagliando ancora alcuni aspetti ma pensiamo di riassettarlo in proporzione a questo "finto lockdown". Dovremo ricalibrare tutto anche per quanto riguarda i mezzi di trasporto. Mi attendo che già da martedì il Veneto non sarà quello di oggi, perché ci sarà un'importante mole di riaperture. Non sono contrario alle riaperture, ma devono essere a rischio zero. Il tema dei dispositivi di protezione individuale è fondamentale, la mascherina è davvero lo spartiacque che evita il contagio. Bisogna mettere in sicurezza tutti i dipendenti e tutti i cittadini. Io avevo proposto che fino al 3 maggio ci fosse una fase sperimentale gestita dalle singole regioni sulla riapertura graduale delle aziende ma non è stato recepito. Se qualcuno pensa che la riapertura vorrà dire tornare a fare baldoria ha sbagliato a capirla, perché torneremo anche a quel punto ma con accortezza e imparando a convivere con le mascherine. »: queste le parole di Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, nel corso del consueto punto stampa.

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