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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Sei accessi al pronto soccorso nel weekend primo bilancio dell'emergenza caldo

Nel weekend, sono stati sei gli accessi registrati correlabili alle alte temperature, con persone che si sono rivolte alle strutture di primo soccorso con sintomi quali colpo di calore (su un giovane lavoratore), eritema da esposizione solare ed episodi sincopali (su anziani)

Emergenza caldo sotto controllo all’Ulss 16. Nell’ultimo fine settimana del 9 e 10 luglio non si sono registrate telefonate da parte di persone ritenute a rischio alla Centrale operativa territoriale (Cot), che svolge un ruolo di coordinamento anche nella gestione di questo tipo di emergenze. Nei due punti pronto soccorsi aziendali all’ospedale Sant’Antonio di Padova e all’ospedale Immacolata Concezione di Piove di Sacco, sono stati sei gli accessi registrati correlabili alle alte temperature, con persone che si sono rivolte alle strutture di primo soccorso con sintomi quali colpo di calore (su un giovane lavoratore), eritema da esposizione solare ed episodi sincopali (su anziani).
 
PIANO DI EMERGENZA CALDO OPERATIVO. "Le strutture e i servizi dell’Azienda Ulss 16 sono pronti ad affrontare i disagi provocati nella popolazione in seguito all’aumentare delle temperature - sottolinea il direttore generale di Ulss 16, Domenico Scibetta - il piano di emergenza caldo è del tutto operativo da metà giugno e l’azienda coordina gli interventi a livello dell’intero territorio padovano. Sottolineo inoltre l’importanza di seguire i consigli per evitare colpi di calore soprattutto alle categorie più a rischio come bambini ed anziani":
 
CONSIGLI. "Per evitare possibili effetti negativi sulla salute dovuti all’innalzamento della temperatura - spiega Maurizio Chiesa, direttore del dipartimento di Emergenza ed urgenza dell’Azienda Ulss 16 - si consiglia di bere molto acqua, mangiare leggero preferendo frutta e verdura, usare coperture per il capo, vestire leggero e con colori chiari, evitare sia le uscite nelle ore centrali della giornata che l’attività fisica sostenuta e prolungata durante le ore più calde del giorno; inoltre è preferibile sostare all’ombra e comunque in luoghi aerati".
 
UNA RETE TERRITORIALE DEDICATA. A fronte del perdurare di correnti anticicloniche che manterranno alte le temperature medie, oltre ai presidi ospedalieri, l’Azienda Ulss 16 garantisce una rete territoriale dedicata, costituita da medici di Medicina generale, medici dei servizi di continuità assistenziale, Centrale operativa territoriale (Cot), Servizio infermieristico assistenza domiciliare (Siad), servizi sociali dei Comuni e organizzazioni di volontariato, per offrire un supporto tempestivo e concreto per quella fascia di popolazione più esposta ai rischi del caldo, quali anziani e persone affette da patologie croniche. In totale sono circa 6mila i cittadini residenti nei 29 Comuni che compongono l’azienda socio-sanitaria padovana monitorati dalla Cot, in collaborazione con i medici di famiglia e gli altri soggetti della rete.

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