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Cronaca

Furti in Veneto, Lombardia e Piemonte: arresti e perquisizioni

Le indagini della squadra Mobile di Padova. I colpi ai danni di negozi e bar, cimiteri e cantieri stradali, ditte ed attività commerciali che lavorano metalli. In manette romeni con base in un campo nomadi del Milanese

Un florido business che, nel solo periodo monitorato di circa 6 mesi, valeva profitti che si aggirano sui 2 milioni di euro. Si tratta dei furti ai danni di negozi e bar, cimiteri, cantieri stradali, ditte ed attività commerciali che lavorano metalli (rame ed ottone) messi a segno, oltre che a Padova, anche in altre province venete, nonché in Lombardia e Piemonte, con una frequenza quasi giornaliera.

ARRESTI E PERQUISIZIONI. Un'intensa attività criminale gestita da un'organizzazione composta prevalentemente da romeni, al cui vertice stava una donna, e con base in un campo nomadi del Milanese che era in grado, in breve tempo, di ricettare la refurtiva nel paese di origine anche con la complicità di italiani. A conclusione di un'indagine coordinata dal pm della procura di Padova Franceso Tonon, la Squadra Mobile euganea ha eseguito 11 arresti e svariate perquisizioni, con il supporto delle squadra Mobili di Como, Pavia, Torino, Varese e con la sezione Polstrada di Pavia.

VIDEO: Il magazzino con la refurtiva - L'appostamento della polizia

INGENTE REFURTIVA RECUPERATA. Le indagini, coordinate dal Servizio centrale operativo e svolte in stretta collaborazione con la squadra Mobile di Milano, sono iniziate a seguito di un furto di bobine di ottone per un valore di circa 120mila euro ad una ditta nella zona industriale di Padova. Nel corso dell'operazione è stata recuperata anche ingente refurtiva, tra cui numerose betoniere rubate.

Refurtiva banda ladri romeni

I FURTI. Tra i numerosi colpi attribuiti alla banda anche quello del 17 luglio 20013 alla New Gas & Truck di Saonara, dove sono stati presi due autocarri con 29 bombole di gas e biossido di carbonio. Gli stessi furgoni sono stati poi usati per trasportare numerose fasce di barra forata in ottone per 6498 chili e varie fasce di barra in ottone per 4422 chili, causando un danno compressivo di 90mila euro. Il 29 agosto alla Fermetal di Montecchio Maggiore, a Vicenza, il furto di un autoarticolato Scania ed il rimorchio. Il 30 agosto a Padova alla ditta Kme Brass Italy hanno tentato di rubare bobine di ottone per un valore di 120mila euro. Il 16 e 17 gennaio 2014 a Pozzuolo Martesana, nel Milanese, altro furto di rame e ottone. Il 21 dicembre 2013 razzia al cimitero di Bienate di Magnago (Milano) depredato di tutta la copertura in rame del tetto della cappella mortuaria familiare e due canali pluviali sempre in rame completi delle due alette di deflusso. Il 3 gennaio scorso a Gerenzano (Milano) alla ditta Tripei Annunziato asportato un furgone Iveco Daily e da container, utilizzati come magazzino, varie attrezzature e una quantità indefinita di gasolio. A Cologno Monzese (Milano) il furto di un'Opel Astra, il 3-4 gennaio in ditte a Zibido San Giacomo (Milano), Opera e località limitrofe, presi 600 litri di carburante. A Torino e Nole, il 24 gennaio rubati due furgoni parcheggiati in strada poi usati per il furto all'attività commerciale 'Antonio Boggia E C.' depredata di prodotti per l'agricoltura per un valore di diverse migliaia di euro. Il 15 gennaio a Legnano (Milano) presi alla ditta Bmp 2mila chili di ottone per un valore di 440milaeuro. A San Vittore Olona (Milano), tra il 13 e il 14 febbraio due betoniere in un cantiere edile; a Liscate (Milano), il 10 marzo, un autocarro Mercedes Benz; a Bregnano (Como) il 10 gennaio due furgoni Mercedes; a Borgoricco (Padova), il 21 marzo, 6 videopoker in un bar. Sono in corso accertamenti su decine di altri casi, come di un furto commesso a Granarolo Emilia (Bologna), a metà aprile, di capi dei vestiario per 560mila euro.

GLI ARRESTI. Sulla base degli elementi raccolti la polizia ha arrestato i romeni Petre Lucian B., 38 anni, domiciliato nel campo nomadi di Milano di via San Dionigi, Constantin C., di 28 anni, detenuto nel carcere di Lodi in attesa di estradizione verso la Romania, Robert C., di 21 anni, domiciliato a Zibido San Giacomo (Milano), Ilie Irinel C., di 24 anni, residente a Castelnuovo Don Bosco (Asti), di fatto domiciliato a Balangero (Torino), Ioan C. di V., di 44 anni, domiciliato a Baiotta di Balangero (Torino); Stere H., di 32 anni, domiciliato a Liscate (Milano); Catalin I., di 20 anni, domiciliato a Liscate (Milano); Ionut Adrian P., di 26 anni, domiciliato a Milano; Gheorghe S., di 32 anni, domiciliato a Cerro Maggiore (Milano); Sorela Roxana T., di 31 anni, residente a Cerro Maggiore (Milano) e l'ucraino Hennnadii Y., di 29 anni, domiciliato a Battuda (Pavia). Individuato in Roberto C. uno dei principali ricettatori che aveva vari capannoni tra Opera e Fizzonasco (Milano) dove veniva stivata e poi rivenduta la merce rubata.

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