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Cronaca

Insulta romeni su Facebook: padre interviene, lei si pente e si scusa

Consulenza e acquisti a prezzo speciale per i clienti romeni, nel suo negozio "3" a Padova. Questa il ponte gettato dal signor Bortolotta, padre di Michela, autrice del post incriminato. Da lei le pubbliche scuse

Pentita, chiede scusa, Michela Bortolotta, la giovane 18enne che lo scorso lunedì 14 luglio si era resa protagonista di un pesante attacco xenofobo sulla sua pagina Facebook. Oggetto del post incriminato, la popolazione romena. "Prima o poi vi stermino", aveva scritto la ragazza, scatenando un boom di "mi piace", ma attirandosi anche le inevitabili ire della comunità di romeni a Padova, maldisposta a subire le generalizzazioni sprezzanti di Michela. Ecco che, al culmine di una vicenda che si stava mettendo male, con il rischio di una querela, è sceso in campo Pietro Bortolotta, padre dell'autrice della frase choc, e titolare del negozio di telefonia "3" in piazza delle Erbe a Padova, in cui lavora anche la figlia, e di un'azienda metalmeccanica.

IL PADRE DI MICHELA. Il signor Bortolotta si è scusato a nome della figlia, sottolineando come simili pensieri di matrice razzista non appartengano in realtà alla sua famiglia: nella sua ditta, sono ben quattro i lavoratori assunti di origine romena, nessun pregiudizio. Non solo: il padre ha voluto dare una lezione all'acerba ragazza e al contempo trovare un ponte con la comunità romena locale. Nei prossimi weekend, il negozio di telefonia avrà un occhio di riguardo per i romeni che avranno bisogno di fare acquisti o semplicemente di una consulenza. E sarà la stessa Michela a servire i clienti.

L'INCONTRO. Dal canto suo sembra che la giovane, con un recente passato di sfilate in passerella, abbia imparato la lezione: "Quel giorno ho avuto a che fare con un cliente arrogante romeno e mi sono sfogata su Facebook. Ho sbagliato a generalizzare, e non posso che chiedere scusa". Le viene incontro anche Catalin Mustatea, presidente dell'associazione italo-romena "Momento zero": "La violenza si vince con la pace". Mustatea si è scusato a sua volta per i comportamenti sbagliati di cui sono stati protagonisti romeni in Italia.

ROMENI. Nei giorni scorsi, anche Nona Evghenie, romena ed ex consigliera comunale del Pd, aveva ottenuto molte condivisioni con un suo post su Facebook, in cui commentava quanto scritto da Michela: "Posso capire che le frustrazioni spesso portano allo squilibrio interiore, ad un'alterazione dei sentimenti ma è inaccettabile arrivare a tanto: offendere e denigrare un popolo con la promessa conclusiva di sterminio - e, alla fine, le parole che tuonavano minacciose - credo che quanto da lei affermato sia un gravissimo episodio di intolleranza che offende non solo i romeni ma tutto il popolo italiano e che meriterebbe di essere valutato dall'autorità giudiziaria". Molti cittadini romeni a Padova hanno supportato la Evghenie.

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