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Legambiente Padova contro Aps: "Sprechi e disservizi"

Secondo l'associazione ambientalista, la società che si occupa della gestione del trasporto pubblico urbano dovrebbe "far funzionare le strutture esistenti"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PadovaOggi

E’ noto a tutto il drammatico smantellamento del trasporto pubblico locale (corriere e treni per i pendolari) causato dai tagli di Governo e Regione. Ma come se non bastassero i tagli – accusa Legambiente - a Padova registriamo anche grandi sperperi. E non è solo il caso del “premio di produzione”  dato ad Umberto Rovini (già capo settore delle Infrastrutture a palazzo Moroni, figura voluta in Aps dal sindaco Flavio Zanonato) di 20 mila euro in più al suo lauto stipendio che annualmente costa all'azienda circa 250mila euro. Rovini, attuale direttore generale di Aps holding è l’uomo che voleva riportare la flotta dei bus a marciare a Diesel, liquidando il metano, con grande aumento dell’inquinamento atmosferico, manovra scongiurata da Legambiente.

Ma Legambiente non si ferma qui e denuncia: è ormai un anno che le fermate degli autobus urbani sono state dotate di display elettronici. Era infatti il 30 settembre 2011 quando venne completata l'installazione delle del supporto tecnologico finanziati al 50% dalla Regione già,  3 anni fa, che avrebbe dovuto aiutare gli utenti del trasporto pubblico. "Ma dopo 12 mesi - denuncia Legambiente - quei display ancora non funzionano. Dopo essere stati montati sono stati spenti fino a questa estate - o nel migliore dei casi riportano la statica dicitura Aps Mobilità.

Da qualche giorno i display hanno iniziato a segnare gli orari ufficiali del passaggio bus. Ma le paline elettroniche hanno lo scopo (ovviamente la possibilità tecnica) per effettuare un servizio maggiore rispetto alle notizie che può riportare la classica tabella degli orari: come infatti accade per il tram i display elettronici che in altre città segnalano il tempo reale di passaggio dei bus che è rilevato grazie al sistema AVM (Automatic Vehicle Monitoring), perfettamente testato, tanto che in alcune città italiana funziona da almeno dieci anni (come ad esempio Bologna).

Legambiente si chiede dunque come sia possibile che dopo un anno ancora il sistema a Padova non funzioni: è inaccettabile che i lavori eseguiti con i soldi pubblici vengano lasciati a metà, esponendo, fra le altre cose, Aps Holding ad un grave danno di immagine che è sotto gli occhi di tutti gli utenti.

Ma non basta: Legambiente chiede perché Aps Holding, che avrebbe dovuto realizzare i bagni e la biglietteria della nuova stazione dei bus di via della Pace, ad oggi, dopo mesi dalla scadenza programmata non lo ha ancora fatto. Legambiente, anche grazie all’impegno del consigliere d'amministrazione Andrea Ragona, ha dato il via ad una serie di azioni per contribuire a migliorare le deficienze di Aps ed in generale si impegna a dare il proprio contributo per il miglioramento del servizio di trasporto pubblico,

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