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Cronaca

Medicina legale, chiuse le indagini: Montisci verso il processo

Il pubblico ministero, Silvia Golin,  ha chiuso le indagini sui presunti abusi d'ufficio e i falsi commessi a Medicina legale risalenti al 2018

Il pubblico ministero, Silvia Golin,  ha chiuso le indagini sui presunti abusi d'ufficio e i falsi commessi a Medicina legale, lo riporta l'Ansa. I fatti risalgono al 2018. Ad essere indagati il professor Massimo Montisci, che è anche direttore dell'Uoc di medicina legale dell'azienda ospedaliera di Padova e il chimico Alessandro Nalesso, che era a capo del laboratorio di Medicina Legale. Finiscono sotto processo anche Rocco Sbirziola, albergatore di Abano Terme,  Edoardo Urschitz, avvocato e titolare di un'agenzia di infortunistica di Padova, e Michele Casadio, trasportatore di Padova.

Accusa

Secondo l'accusa Montisci e Nalesso avrebbero fatto in modo che i tre riottenessero la patente, anche in tempi brevi. Il documento di guida era stato sospeso in seguito a controlli stradali in cui i tre erano risultati positivi agli stupefacenti. Montisci e Nalesso avrebbero fatto in modo che gli altri tre indagati coinvolti accedessero ai laboratori ospedalieri attraverso un protocollo che di norma non viene applicato alle persone in vita, ma esclusivamente per le salme dei defunti.

Esami non tracciati

Agendo così gli esami medici non sarebbero stati tracciati. Così Sbirziola, Urschitz e Casadio, tutti conoscenti del primario, avrebbero potuto fare diverse "prove" di analisi in vicinanza della commissione medica che li avrebbe dovuti valutare, spostando gli appuntamenti a seconda delle esigenze. Gli indagati hanno la possibilità,  entro 20 giorni, di farsi eventualmente interrogare per chiarire le loro posizioni.

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