Centro massaggi sequestrato: si praticava sesso a pagamento giorno e notte
Ieri, 15 maggio la Guardia di Finanza di Padova ha effettuato il blitz in una struttura di via Colonnello Galliano alla Stanga. Identificate tre prostitute e due "padrone". Nei guai anche il direttore della società
Le Fiamme Gialle di Padova ieri, 15 maggio hanno sequestrato un immobile alla Stanga adibito a centro massaggi cinese. Siamo in via Colonnello Galliano. All'interno non si curavano dolori alla schiena o contratture, ma si svolgevano veri e propri incontri sessuali a pagamento, con la possibilità di spingersi anche a pratiche sadomaso. Questo dettaglio suffragato dal sequestro di numerosi sexy toys tipici di queste pratiche. Denunciate tre persone, tutte cinesi, due donne e un uomo. Si tratta delle due titolari del centro e del proprietario della società al momento all'estero irreperibile. Devono rispondere in concorso per sfruttamento della prostituzione, favoreggiamento e sfruttamento dell'immigrazione clandestina. Questo perchè due delle tre massaggiatrici sono risultate prive di documenti e irregolari sul territorio nazionale. Dagli accertamenti anche una delle due titolari è risultata clandestina sul territorio nazionale. Le massaggiatrici, trentenne, dormivano e soggiornavano nello stesso locale dove si prostituivano in condizioni igienico sanitarie ai limiti.
L'attività
Nell’ambito del dispositivo di controllo del territorio, i Baschi Verdi del Gruppo coordinati dal maggiore Nicola Gazzilli hanno individuato un locale dove vi era un anomalo giro di clienti tutti maschi italiani e stranieri a tutte le ore del giorno e della notte. I successivi approfondimenti hanno permesso di reperire numerosi elementi circa l’effettivo esercizio di un’attività di meretricio a pagamento svolta all’interno del centro benessere. Per tali ragioni, congiuntamente a dipendenti del Servizio prevenzione igiene e sicurezza negli ambienti di lavoro e Servizio igiene e sanità pubblica dell’Ulss 6 Euganea e a operatori specializzati anti-tratta della Regione Veneto, è scattato l'intervento. Sono state trovate cinque donne tutte cinesi, di cui tre intente a prostituirsi e due responsabili di fatto del centro massaggi, intestato ad un terzo soggetto sempre di nazionalità cinese. Le successive attività di perquisizione hanno consentito di appurare la commistione tra i luoghi di lavoro e quelli di dimora, risultati in condizioni di degrado per carenze igieniche e impianti non a norma. Dai preliminari accertamenti è emerso che le ragazze sarebbero state obbligate a lavorare per l’intera giornata e a consegnare parte delle somme incassate alle donne ritenute conduttrici dell’attività illecita. Sono in corso approfondimenti finalizzati al recupero a tassazione dei proventi sottratti al pagamento delle imposte. Ogni prestazione poteva costare oltre 100 euro e questo, visto il volume di clientela che passava da quelle parti, fa ipotizzare illeciti guadagni per diverse decine di migliaia di euro.