rotate-mobile
Cronaca Mortise / Via Marcello Prestinari

Emergenza senza fine: la cocaina? Si paga anche con monili in oro

L'episodio inquietante si è verificato a Villatora di Saonara sabato 30 settembre. L'attività della Squadra mobile ha portato a numerosi arresti. Tutti tunisini, tra cui un diciassettenne sbarcato a Lampedusa ad inizio agosto

Aumenta in paniera preoccupante il fenomeno dello spaccio. Sempre più bassa l'età dei pusher che si muovono come professionisti navigati nel mercato illecito degli stupefacenti. A questa emergenza sta rispondendo in maniera pressante la polizia di Stato con continui arresti e sequestri in tutto il territorio padovano. Gli agenti della Squadra Mobile della sezione "Criminalità Diffusa" sabato 30 settembre hanno arrestato in flagranza un tunisino di 34 anni irregolare sul territorio nazionale e sconosciuto alla giustizia. Con lui nei guai è finito un connazionale di 17 anni già noto alle forze dell'ordine per reati legati alla droga. 

Cosa è successo

I due sono stati individuati ed arrestati a seguito di un servizio di osservazione organizzato dagli agenti vicino ad un'abitazione di via Prestinari, segnalata per la presenza  di cittadini nordafricani sospettati di spaccio di sostanze stupefacenti. Dopo alcuni minuti di attesa, i poliziotti hanno visto il 34enne uscire dall’abitazione e raggiungere  poco distante un uomo che lo attendeva. Quest'ultimo gli ha consegnato alcune banconote, ricevendo in cambio un involucro. Bloccati entrambi i sospettati, gli agenti  hanno potuto accertare il solito scambio di sostanza stupefacente, una dose di cocaina che l’acquirente ha acquistato per 40 euro e parzialmente già consumato. La perquisizione personale e domiciliare a carico del tunisino ha dato inizialmente esito negativo. In un secondo momento però i poliziotti hanno sorpreso, proprio nel momento in cui faceva rientro nella medesima abitazione, un 17enne tunisino, che aveva addosso dieci ovuli contenenti un totale di 97 dosi di cocaina, per un quantitativo di oltre 80 grammi. Entrambi i tunisini sono stati arrestati. La Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Venezia, anche alla luce delle recenti modifiche normative apportate col Decreto “Caivano” ha disposto che il minore venisse condotto e ristretto presso il C.P.A. di Treviso. 

Succede a Saonara

Un altro diciassettenne, anche in questo caso tunisino, e sempre in concorso con altro connazionale maggiorenne, è stato invece sorpreso a spacciare nei pressi di un parcheggio pubblico di Villanova di Saonara. In relazione ad una segnalazione pervenuta dai​ cittadini, insospettitisi per la frequente presenza di soggetti stranieri ritenuti probabili pusher, i poliziotti della Squadra Mobile si sono appostati a ridosso dell’area del parcheggio indicata. Lì hanno effettivamente potuto notare un 23enne tunisino   avvicinare un 53enne italiano, da cui ha ricevuto in consegna un oggetto, poi accertato essere un bracciale in oro. Mentre il primo tunisino si è allontanato,  si è avvicinato un secondo nordafricano. appunto il diciassettenne. Quest'ultimo ha raggiunto l'italiano in sella ad una bicicletta e gli ha consegnato un involucro. Terminata la compravendita illecita i due stranieri si sono seduti su una panchina. Ad operazione conclusa i poliziotti sono intervenuti controllando tutti e tre i soggetti. All’atto del controllo gli agenti hanno potuto verificare come il 53enne avesse contattato telefonicamente, proprio come già aveva fatto nei giorni precedenti, il 23enne tunisino accordandosi su quantitativo e prezzo della droga, nonché sui tempi, modalità e luogo della consegna, a cui ha provveduto però il minore. Il 23enne è stato arrestato e trattenuto presso le camere di sicurezza della Questura in attesa di essere condotto dinanzi al tribunale per essere giudicato, mentre il minore, giunto sulle coste italiane appena lo scorso 9 agosto, è stato deferito alla Procura per i Minorenni e di seguito affidato ai servizi sociali per il successivo collocamento in una comunità di accoglienza. 

Terzo minorenne nei guai

Sempre la Squadra mobile ha denunciato un terzo minorenne di 17 anni, sorpreso nei pressi di un bar di via Palestro in possesso di 21 grammi di hashish. Accompagnato in Questura per l’identificazione e denunciato in stato di libertà, è stato anche lui affidato ai servizi sociali del Comune di Padova.  Le recenti modifiche legislative (Decreto Caivano) consentono adesso di poter operare l’arresto in flagranza dei minori anche in ipotesi di spaccio di lieve entità.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Emergenza senza fine: la cocaina? Si paga anche con monili in oro

PadovaOggi è in caricamento