Spedizione punitiva al campo nomadi, ore di ansia per una bambina di due anni
Domenica sera, 3 marzo, dopo una aspra discussione al bar tra famiglie in lotta tra loro, in via Longhin sono arrivati due mezzi con più persone a bordo che hanno speronato una casetta mobile. Tre feriti, illesa la minorenne
Spedizione punitiva al campo nomadi di via Longhin. Salva per miracolo una bambina di 2 anni che ha trovato rifugio in una casetta limitrofa. Nella serata del 3 marzo i carabinieri del Nucleo Radiomobile di Padova, unitamente alle pattuglie della Questura delle stazioni e della polizia locale sono stati inviati dalla centrale operativa, presso il campo nomadi di via Longhin su richiesta di una donna residente all'interno.
Cosa è emerso
Sul luogo della segnalazione i militari hanno accertato che una casa mobile, in quel momento occupata dai suoi residenti, è stata speronata da due veicoli: un cassonato raccogli ferro e un furgone, estranei al campo. Quest’ultimo all’arrivo dei militari è riuscito a darsi alla fuga con i suoi occupanti, mentre il cassonato, con i vetri in frantumi è rimasto sul posto. Dalle informazioni raccolte in via Longhin è emerso che l’incursione è avvenuta nella serata a seguito di un acceso diverbio tra un 35enne del campo di via Longhin e un 29enne di via Bajardi avvenuto qualche ora prima in un bar di via Vecellio. Tornato a casa, il 29enne si è organizzato con parenti e amici e utilizzando i due mezzi, di cui uno guidato dal fratello, ha condotto la spedizione punitiva. Entrati nel campo i due mezzi si sono scagliati contro la casa mobile del 35enne. A seguito dell’impatto sono seguiti momenti di terrore per i residenti dell’abitazione. All’interno vi erano infatti la moglie e i figli di 2 e 16 anni del trentacinquenne. Il giovane è stato soccorso dal 118 che lo ha accompagnato al pronto soccorso pediatrico per trauma cranico, mentre nel trambusto si sono perse le tracce della bambina di 2 anni. E' a questo punto che è stato richiesto anche l’intervento dei Vigili del Fuoco per scongiurare che tra i rottami fosse rimasta la minore. Dopo due ore di ricerche frenetiche la bambina è stata fortunatamente rintracciata all’interno di un altro camper dove spaventata aveva trovato riparo.
Primi denunciati
Nel frattempo, partiti all’inseguimento del furgone, i carabinieri lo hanno fermato in via Donà identificando gli occupanti: due fratelli di 29 e 21 anni e la compagna del primo di 31 anni tutti. Sono stati tutti denunciati in stato di libertà per danneggiamento in concorso. Gli accertamenti tesi a riscostruire l’esatta dinamica degli eventi sono ancora in corso, allo scopo di individuare eventuali ulteriori responsabilità penali in capo ai presenti.