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Cronaca Bassanello / Via Pietro Metastasio

"A chi dobbiamo fare male": truffe agli anziani, malviventi senza scrupoli in manette

Ieri pomeriggio 3 agosto in via Metastasio a Padova gli agenti in borghese della Squadra Mobile hanno intercettato due sospetti di Napoli e Avellino che dopo sottratto 4.500 euro ad una ottantenne, sono fuggiti, per poi essere bloccati ad Albignasego

Le truffe agli anziani hanno subito una forte impennata in questa prima fase d'estate. Per questo motivo gli investigatori della Questura hanno potenziato i servizi perlustrativi, al fine di intercettare in flagranza malavitosi che approfittano della fragilità delle proprie vittime per spillar loro soldi e oggetti di valore. Ieri, 3 agosto, questo tipo di attività di repressione del fenomeno ha ottenuto gli effetti sperati e due malviventi sono finiti in carcere. Il loro modo di operare, anche attraverso la visione dei loro smartphone sequestrati mostra una crudeltà senza eguali nel loro modo di agire. Di fatto pur di arraffare refurtiva erano pronti a tutto. Sconcertante il   contenuto dei  messaggi, dai quali traspare infatti la spregiudicatezza e meschinità dei truffatori, pronti peraltro, cosi è scritto in uno dei messaggi, a “far male” a qualcun altro, ovvero a “riempire” la valigia di denaro e preziosi. Una volta arrestati, i due truffatori sono stati condotti in carcere a Padova in attesa di convalida. Partendo da un dato oggettivo che i truffatori, anche allo scopo di non essere facilmente individuati, si spostano fra le varie città a bordo di auto a noleggio, i diversi   equipaggi della Polizia presenti in città sono stati sensibilizzati ad effettuare controlli a campione e comunicare immediatamente all’ufficio investigativo la presenza di auto sospette.

Impressionante la crudeltà della chat tra i truffatori subito dopo il colpo

Due truffatori intercettati in flagranza

Nella tarda mattinata di ieri, 3 agosto, un equipaggio in borghese della “Sezione Reati contro il Patrimonio” della Squadra Mobile, impegnato a perlustrare la zona di Bassanello-Voltabarozzo, nel transitare in via Guizza Conselvana ha notato una autovettura con due persone a bordo, procedere a bassa velocità, con i due occupanti   intenti ad osservare i civici. I due si sono fermati pochi​ metri dopo, rimanendo a bordo in attesa. Effettuata la verifica l’auto è  risultata riconducibile ad un'autonoleggio.   Dato il comportamento sospetto dei due, i poliziotti hanno deciso di rimanere in osservazione. Poco dopo hanno potuto osservare il passeggero scendere dall’auto e dirigersi in corrispondenza di un civico di via Metastasio e suonare al citofono di un’abitazione. Entrato all’interno è stato visto uscirne dopo alcuni minuti ricongiungendosi con il complice. Quest'ultimo nel frattempo sceso anche lui dall’auto, ha funto da "palo" mettendosi in posizione di osservazione all'angolo tra via  Alfieri e via Metastasio. Una volta risaliti rapidamente a bordo dell’auto, i due sono ripartiti a forte velocita immettendosi in via Guizza direzione nord. Dando per scontato che la coppia potesse aver commesso qualche reato, gli investigatori della Mobile in borghese hanno continuato a pedinarli, allertando la centrale operativa dell'operazione in corso.  

Nel messaggio viene immortalata la refurtiva appena trafugata

Il pedinamento

L’auto è stata pedinata sino ad Albignasego dove, raggiunta una struttura ricettiva, i due hanno preso una stanza in affitto. Altri agenti hanno accertato intanto che all’indirizzo di via Metastasio vive un’anziana signora. Dopo alcuni tentativi i poliziotti sono riusciti a contattare la figlia dell’anziana donna, ricevendo dalla stessa la   conferma che la madre era stata poco prima vittima di una truffa telefonica da parte di una persona che si è finta il nipote riuscendo a farle consegnare i propri risparmi. A quel punto i colleghi hanno deciso di fermare per un controllo i due sospettati che nel frattempo si sono recati in un supermercato vicino alla struttura ricettiva. I due   fermati ed identificati in un 19enne napoletano ed un 46enne della provincia di Avellino con precedenti, sono stati accompagnati all'hotel, dove perquisita la stanza da loro occupata, è stata rinvenuta all’interno di una valigia la somma di 4.550 euro provento della truffa.   

La truffa

La donna truffata ha rferito ai poliziotti che l'hanno raggiunta al suo domicilio che, mentre si trovava in casa da sola ha ricevuto una telefonata sul “numero fisso” da   una persona che si è spacciata per suo nipote, che peraltro sapeva essere in vacanza all'estero. Lo sconosciuto le ha confidato di essere in difficoltà e di avere bisogno di   soldi. Alla domanda rivoltagli dall’anziana donna se la madre o il padre ne fossero al corrente e cosa ne pensassero, gli ha detto che non voleva confidarsi con loro per paura che si arrabbiassero. Impietosita e preoccupata, la donna alla fine ha ceduto dicendosi disponibile a dargli i propri risparmi, messi da parte con la sola pensione. Il   falso nipote le ha detto a quel punto che avrebbe ricevuto la visita di un suo amico​ fidato al quale avrebbe potuto consegnare il denaro. Qualche minuto dopo avrebbe sentito suonare il campanello di casa e dopo averlo fatto entrare, ha di fatto consegnato il denaro. A confermare quanto denunciato dalla vittima e potuto osservare dai poliziotti, anche alcune chat ancora presenti nel telefono di uno dei due truffatori, relative alle comunicazioni che sono intervenute tra lo stesso ed il  “telefonista”, la   persona che ha raggirato al telefono la povera anziana vittima.   

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